Il 2 giugno di tanto coraggio fa. Buona Festa della Repubblica

di Giovanni De Luca

Verso la fine degli anni settanta il Movimento Sociale Italiano (Destra Nazionale) é un partito schiacciato dagli attacchi furibondi del sistema, con  i gruppi parlamentari dimezzati. Almirante teorizza l’Eurodestra  -fra le altre cose – anche per uscire dall’isolamento politico italiano degli Anni di piombo, degli scontri di piazza e della strategia della tensione.

Nella crisi totale Almirante squarcia il velo della confusione del sistema ed accende un faro per condurre il suo popolo e l’Italia fuori dalla partitocrazia corrotta verso un modello di governo alternativo, basato sul modello della Repubblica Presidenziale.

È una strategia formidabile  oltre che un perfetto atto di riformismo Istituzionale.

Il Parlamento, eletto indipendentemente dal Presidente, è il solo titolare del potere legislativo. Almirante immagina un’azione di controbilanciamento:  il grande potere politico affidato al Presidente, ed ai deputati l’esclusiva potestà di iniziativa legislativa.

Questa visione straordinaria azzererebbe la partitocrazia, la supererebbe e proietta una “nuova Repubblica” verso l’autodeterminazione,  verso la sovranità popolare.

Temi attualissimi, affrontati in un contesto politico-sociale circostante di retroguardia.

Per il dopo qualcosa bisognava che si sostituisse alla partitocrazia corrotta.

Almirante immaginava una società “organica”, Rauti e Sermonti rafforzeranno l’architettura costituzionale con dei veri e propri “lineamenti per uno Stato organico” pieni di contenuti e dalle radici ben solide piantate nel terreno della rappresentanza per funzioni.

Profezie. Almirante ed il Msi erano avanti, l’Italia e la sua classe dirigente sono ancora molto indietro.

 

 

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