Lecce. Fratelli d’Italia: un nuovo futuro, i valori di sempre.

Al ritorno dal II˙ Congresso Nazionale di Fratelli d’Italia che si è svolto a Trieste il 2 e 3 dicembre u.s., città simbolo dell’italianita’ per eccellenza, Pierpalo Signore portavoce provinciale presenta in un’affollata conferenza stampa all’Hotel Tiziano di Lecce, i nuovi sette dirigenti nazionali. È il numero che premia la dirigenza leccese prima in Puglia per numero di iscritti. Presenti al tavolo dei relatori Erio Congedo, Consigliere regionale e Donato Carbone Presidente provinciale di Gioventù Nazionale.

I sette eletti: i veterani Giuseppe Fracella, leader storico della destra neretina e Giovanni De Luca, Presidente del Consiglio Comunale di Novoli già dirigente nazionale in passato poiché Segretario per il Sud Italia dei giovani della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, cofondatore di quel movimento giovanile casualmente denominato anch’esso Gioventù Nazionale. Massimo Manca Consigliere Comunale a Monteroni,  Giorgio Pala fra i più suffragati candidati per il rinnovo al Consiglio Comunale di Lecce, i rappresentanti del movimento giovanile Chiara Scalzi e Roberto Giordano, l’emergente dirigente provinciale Andrea Munno.

“C’è l’esigenza di avere una classe dirigente all’altezza per un partito considerato in forte crescita sul territorio, con tantissime adesioni, militanti e dirigenti e amministratori locali – ha dichiarato Pierpaolo Signore –  l’obiettivo è che FdI sia rappresentato in tutti i Comuni della provincia di Lecce. In una delle prossime conferenza stampa, FdI presenterà proprio le nuove adesioni, mentre il 16 dicembre, ad Alezio, è in programma un incontro con Isabella Rauti sulla storia della corrente rautiana del Msi. Noi lavoriamo per un centrodestra unito, perché politicamente è molto forte. Agli elettori salentini diciamo: ben venga l’alleanza ma sappiate che siamo un partito di coesione nazionale. La coerenza ha voluto che Fdi non votasse mai con il Pd, nemmeno la legge elettorale e questa è la coerenza che vogliamo trasmettere all’esterno, chi vota per FdI sa che cosa vota. Quella del simbolo è una questione strategica. La gente sa che in quella fiamma c’è una storia e siamo un partito del nuovo con i valori della tradizione. Un buon albero si regge, del resto, se ha delle buone radici.

“I militanti – afferma Congedo – esprimono un sentimento territoriale, di pancia, a volte. Per un militante del sud l’alleanza con Salvini è scomoda per quello che la Lega nord ha rappresentato nel corso degli anni. Ma io credo che i dirigenti abbiano il dovere di guardare al futuro, ovvero riportare il centrodestra al governo del Paese,  partendo dalle buone esperienze che ci sono state, mi riferisco a Liguria e Sicilia, dove il centrodestra, nell’assetto di più forze con caratteristiche diverse messe insieme, riesce a offrire una proposta in grado di attrarre consenso e vincere”.

Giovanni De Luca sprona i dirigenti a colmare il vuoto di contenuti della società attuale, avviando una fase movimentata lì dove incombono emergenze sociali “più piccolo è il ruolo della destra politica al governo della nazione dei territori -afferma- più grandi sono le sofferenze del popolo italiano”. Poi spinge il partito sulla prima linea dell’impegno al servizio del territorio. “Tap e Xylella, sono battaglie nostre che stiamo rischiando di consegnare in mani sbagliate. Due battaglie compromesse perché a cavalcarle sono state figure ambigue e sinistre nel primo caso, populisti e ciarlatani nel secondo. Tap non si fermerà se non ci sarà la destra di Fratelli d’Italia al governo, quel governo che oggi espone le nostre forze dell’ordine agli attacchi di anarchici e antagonisti. Dalemiani sfilano, il Partito Democratico fa il doppio gioco. Tocca a noi. Infine Xylella, la sinistra europea, dei governi succedutisi a livello centrale e regionale, per incompetenza e malafede, hanno permesso il propagandarsi di una catastrofe ambientale senza precedenti. C’è bisogno di un’assemblea monotematica per approfondire perché noi non vogliamo essere superficiali, siamo stati i primi a fare una interrogazione parlamentare ed ora dobbiamo chiedere spiegazioni ai governi di che cosa hanno combinato. Noi lo sappiamo gia è bene che se ne rendano conto gli altri. Persino il populismo del M5s è stato un buon vettore per xylella”.

La nuova destra fonda le sue basi sui giovani, un investimento rivoluzionario e coraggioso.

Da altre parti si ricicla, peggio ancora si rinuncia. Le speranze sono divenute certezze, è certo che una sana competizione nel centrodestra demolita’ definitivamente le sinistre vecchie e nuove, per nuove intendiamo i grillini.

Il sud sarà la tomba del sistema.

 

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