4/10 Un nostro punto di criticita’: la mancanza di informazione e comunicazione “on line”.

  • di Giovanni De Luca

Al ritorno da Trieste, da questo nostro partecipato, entusiasmente, vittorioso Congresso Nazionale di Fratelli d’Italia carico di contenuti, abbiamo aperto un dibattito tramite il giornale.

Abbiamo scritto che avemmo sviluppato tre articoli di cronaca congressuale, tre di analisi critica su nostri deficit, tre articoli dal contento politico-programmatico per trarre, infine, una unica conclusione sulla battaglia che ci attende sia a livello nazionale che locale.

E così abbiamo affrontato il tema della tutela delle radici, il simbolo della nostra Fiamma immortale http://terzavia.altervista.org/blog/110-trieste-la-tutela-delle-raduci-la-fiamma/; il tema della leadership, la nostra Giorgia  http://terzavia.altervista.org/blog/210-trieste-giorgia-meloni-divenne-leader-fiuggi-nel-2014-consegnando-fini-al-passato/ ; una dettagliata analisi su questa “fase due” che ha riguardato il congresso, il riformismo della “terza via” tracciato da Giorgia, le Idee http://terzavia.altervista.org/blog/310-trieste-la-fase-due-riformismo-della-via-terza-le-idee/.

Ora ci sforzeremo di avviare l’analisi sul primo dei tre punti di criticità che rappresentano un limite per l’auspicata crescita del partito: la comunicazione e l’informazione. Quella che un tempo avremmo definito la propaganda.

I limiti della nostra azione pratica sono stati rappresentati spesso dall’incapacità di utilizzare una terminologia linguistica adeguata ai tempi e dalla incapacità di comunicare esclusivamente per evidenti limiti e dimestichezza atavici.

Si badi bene, scriviamo con coraggio anche di evidenti limiti culturali per uscire dal pretestuoso alibi della mancanza di fondi, tesi che non regge, in quanto, nel recente passato della destra italiana le risorse economiche non sono di certo mancate.

Non si è riusciti a penetrare ugualmente con una degna azione facendo filtrare informazione e comunicazione né sui quadri intermedi interni al partito, né sul cittadino/elettore. La nostra forte critica propositiva, che muoviamo al partito, riguarda un non adeguato utilizzo dei Social Network, che fra l’altro non hanno costi e raggiungono immediatamente milioni di persone in tutto il mondo. La comunicazione attraverso i social network, è  in sintonia con i nuovi repertori di partecipazione e di comunicazione,  che questi stessi tendono a plasmare in forma pluricentrica ed orizzontale.

Non sono le nuove tecnologie che trasformano le forme del coinvolgimento politico, ma si può individuare tuttavia un’affinità elettiva tra la rete, intesa come infrastruttura digitale e la rete intesa come metafora e orizzonte possibile del campo d’azione.

All’interno dei processi di mutamento dei partiti, deve essere contemplato un ruolo professionale e scientifico della comunicazione che deve essere veloce, chiara, incisiva e breve.

Uno dei possibili strumenti che intervengono a modernizzare un processo interno,
e tramite questo la natura stessa dei partiti possono essere i link e le slide di Facebook ad esempio realizzati da una “cabina di regia”.

In un contesto durante il quale l’antipolitica come fenomeno ciclico, con livelli di maggiore intensità in corrispondenza di  un sistema politico non in grado di rispondere alle domande che emergono
dalla società, con istituzioni che non offrono adeguata risposta gonfiano le sacche del populismo e svuotano i partiti, la gente non partecipa e incappa spesso nelle fake news che altro non sono che vere e proprie armi di scorretta lotta politica studiate a tavolino. Spesso ne siamo colpiti.

Per penetrare con immediatezza nelle aspettative e nell’immaginario popolare di un partito che lotta in parlamento, porta avanti tesi politiche giuste, lotta per gli interessi dei cittadini, la comunicazione politica è una materia dal carattere interdisciplinare, priva di una definizione univoca e oggetto di studio sia nel campo delle scienze sociali che in quello delle scienze politiche.

Occorre quindi affidare ad una già menzionata cabina di regia, a professionisti che svolgano essenzialmente due compiti: quello di far conoscere alla classe intermedia l’attività che i nostri rappresentanti svolgono nelle istituzioni, secondo, collegarla con il governo del territorio e trasmetterla ai cittadini.

In riferimento all’organizzazione sociale del partito,  la “politica online” deve diventare il regno della comunicazione permanente, poiché  la rete è il principale luogo di sperimentazione di nuove forme e nuovi significati della partecipazione.

Così facendo siamo certi di aver contribuito a colmare un gap di non poco conto. Questa è una nostra prima proposta.

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