Avanti così, con il parco nazionale! Dal faceto al serio per invertire la rotta.

Nei giorni scorsi la giustizia amministrativa ha accolto i ricorsi del centrodestra annullando il verbale di proclamazione degli eletti del 24 luglio scorso cambiando la situazione in Consiglio Comunale. Non sono ancora state rese note  le motivazioni della sentenza ma sappiamo che sei consiglieri dell’attuale maggioranza dovrebbero lasciare il posto ad altrettanti esponenti del centrodestra. Quindi il centrosinistra avrà 14 consiglieri, 17 saranno di centrodestra ed uno del Movimento Cinque Stelle.

E fin qui la famigerata “anatra zoppa” (e reduce) dalla battaglia del tribunale amministrativo.

Come era stato annunciato dal Sindaco in pectore Alessandro Delli Noci “a caldo”, gli esclusi, ossia Silvano Vitale (Un’altra Lecce), Giovanni Castoro (Lecce città pubblica), Roberta De Donno (Udc), Maria Paola Leucci (Pd), Ernesto Mola (Idea per Lecce), rappresentati e difesi da Massimo Luciani e Fritz Massa, hanno presentato ricorso contro Angelo Tondo (Direzione Italia), Attilio Monosi (Direzione Italia), Giorgio Pala (FdI-An), Laura Calò (Grande Lecce), Federica De Benedetto (Forza Italia), rappresentati e difesi da Pietro Quinto.

È la battaglia dei piccoli anatroccoli contro gli “ostruzzonisti”.

Il Parco Nazionale di Palazzo Carafa è per ora congelato. Tutto rimane come era 20 consiglieri alla maggioranza, 11 al centrodestra, 1 al Movimento Cinque Stelle.

Paralisi amministrativa.  Consiglio Comunale e Commissioni ferme, lavorerà la Giunta. Tutto “dritto dritto” in favore del Vice Sindaco e  Lecce alla finestra a guardare.

Quelle finestre precedentemente stampagnate per permettere il vento del cambiamentonto, che altro non è, se non la velleità di primeggiare di alcuni con l’obiettivo di sostituire un sistema politico-amministrativo con un’altro sistema politico-amministrativo.

Noi ce ne eravamo accorti a differenza di tanta gente in buona fede che ancora crede. Quelli del “vento del cambiamento”, che somigliano a coloro i quali, da altre finestre,  ancora fissano il cielo per “riveder le stelle“, slogan dell’antipolitica impolitica ed impopolare, usati da tanta brava gente.

Sentimenti legittimi e carichi di tensione ideale in un momento di forte difficoltà economica e sociale, durante il quale la cultura, l’analisi logica, la freddezza del ragionamento ed il senso critico,  possono tranquillamente andare a farsi “fottere”.

La Gente sta male. La classe media in una città piccolo borghese va via via scomparendo. Il centro di Piazza Mazzini ed il Quartiere Santa Rosa sono sempre più piccoli al cospetto della zona S.Pio, le 167, e le sempre più grandi periferie urbanistiche e sociali.

Le battaglie dei tribunali non ci hanno mai appassionato. Facciamoci trovare pronti per vincere la prossima battaglia politica.

Potremo farlo solo se sapremo parlare al cuore della gente che un tempo riponeva nella destra politica tanta speranza.  Tradita ed abbandonata dalla pochezza umana e dalla scarsa organizzazione delle nostre strutture.  Questo contestiamo con sdegno a chi un tempo la guidava. Non aver permesso un ricambio, bensì un riciclo.

Non ci sono più le donne che parlano dai salotti e gli uomini che urlano dalle periferie a Lecce. Forse non c’è proprio una vera destra!   Oggi tocca a noi.

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