Barbara Lezzi in otto TAPpe del perfetto stile salentino “racconti di Papa Galeazzu”

La figura che meglio caratterizza ed identifica il Movimento 5 Stelle è la salentina Barbara Lezzi, probabilmente discendente di don Galeazzo (in gergo Papa Caliazzu) estroso e bizzarro arciprete di Lucugnano, una frazione della bellissima Tricase meta turistica estiva che invitiamo a visitare e sulla quale garantiamo noi di Terza Via. La figura di don Galeazzo, secondo alcuni è ispirata ad un parroco realmente esistito nel XVII secolo,  protagonista dei li cunti (i racconti) una serie di aneddoti e barzellette che ebbero – ed ancora hanno – ampia diffusione popolare nel Salento. Il più celebre spesso richiamato dai salentini è il seguente:  “Iou suntu Papa Caliazzu, faciti comu dicu e nun faciti comu fazzu”  – “Io sono Papa Galeazzo, fate come dico e non come faccio”. La presunta parente di Papa Caliazzu, la neo Ministra per il Sud Barbara  Lezzi, infatti afferma: “Non nego il fatto di trovare piuttosto avvilente dover precisare mie dichiarazioni che, non sempre ma frequentemente, sono frutto di “libera interpretazione”, quando sottolineo che esiste un trattato internazionale, lo faccio a beneficio di coloro che, per svariate ragioni, non conoscono esattamente quale tipo di impegno abbia ratificato la maggioranza in Senato nel 2013 e alla Camera nel 2014. Tale maggioranza riteneva, e ritiene, l’opera “strategica. Il M5S non la ritiene tale esattamente come nel 2013”.

Ricordiamo a Barbara Lezzi, nostra conterranea (alla quale chiediamo di rientrare a Lecce per risparmiare a questa terra altre brutte figure) quanto da lei dichiarato in maniera libera e certamente non sotto costrizione a Melendugno: “chiediamo al Partito Democratico ed a Forza Italia, di metterci la faccia, chiediamo l’approvazione del Disegno Di Legge di ratifica e IMMEDIATAMENTE  lo scioglimento di questo accordo intergovernativo dal momento che ancora non è partito nulla”. Una precisa assunzione di responsabilità impone che Tap venga fermata e non secondo i tempi dell’ex Onorevole Alessandro Di battista, 15 giorni dalla proclamazione del Governo a guida M5S, abbondantemente superati. In visibile difficoltà il Ministro Lezzi adduce altre sei motivazioni, puri pretesti, per cercare di mascherare il fallimento personale e salvaguardare la propria poltrona!  

2. Il M5S è ora al Governo – dice – ma ha la maggioranza grazie ad un contratto con un’altra forza politica. A molti sfugge. Ella scarica  sui “compagni” di Governo, le responsabilità che ostacolano l’autodeterminazione del territorio. La politica degli specchi che noi di Terza Via denunciammo come possibile strategia dei partners alla guida della Nazione il giorno dell’insediamento del Governo giallo-verde e che sta facendo perdere consensi in maniera galoppante ai pentastellati.

3. Al fine di onorare l’impegno assunto con il resto della maggioranza – scrive ancora la Lezzi – dovrà eseguire una dettagliata, puntuale e approfondita analisi costi benefici e convocare il comitato di conciliazione come previsto dal contratto di governo che, ricordo, è stato ratificato dalla maggioranza degli iscritti. Una supercazzola con i fiocchi. Un cambio di visione e di impegni. Noi chiediamo al Ministro barbara lezi di farsi portavoce di questo territorio e di “approvare IMMEDIATAMENTE il Disegno Di Legge di ratifica e IMMEDIATAMENTE  lo scioglimento di questo accordo intergovernativo dal momento che ancora non è partito nulla”, per parafrasare il Ministro.

4. Stiamo lavorando con impegno a questa analisi che, faccio solo un paio di esempi – continua il Ministro – dovrà valutare i costi dei contratti che sono intervenuti a causa della ratifica del trattato internazionale così come pure l’utilità dell’opera magari tenendo conto dei consumi di gas dal 2005 in poi. Il 2005 è l’anno che si prende come riferimento in quanto anno in cui si verifica il picco dei consumi. Si terrà conto di tanti altri aspetti: impatto ambientale, penali, credibilità del nostro Paese, accordi siglati per diminuire il consumo di fonti fossili ecc. ecc. ecc. No caro Ministro! Lei affermò che il gasdotto era frutto solo ed esclusivamente di una “speculazione di d’Alema e De Santis”, fortemente voluto anche dal governo Berlusconi, per “spartirsi i 40 miliardi a danno dei piccoli e medi imprenditori nel settore turistico”. Affermazioni gravi.  

5. A proposito della questione riguardante il finanziamento della BERS a favore di TAP, non essendo intervenuta ancora alcuna decisione definitiva in nessun senso, il MEF deve onorare il trattato ereditato che impegna l’Italia ad agevolare autorizzazioni e ad agire in tutte le forme per non ostacolare l’opera. (Soprattutto art. 12 e 13 del trattato). 6. Quindi, come si evince dal punto 4, il fattore tempo è rilevante sia per i contratti sottoscritti per l’acquisto di gas sia per lo stato di avanzamento del gasdotto – motiva la salentina L’Italia ha firmato l’IGA su Tape ad oggi non esiste un HGA (Host Government Agreement) che vincola l’Italia. Bloccare tutto subito è fondamentale, è un impegno solenne preso in campagna elettorale che per tutti i militanti salentini del M5S rappresenta uno spartiacque sulla credibilità del Movimento e dei suoi rappresentanti.

7. La convenzione di Vienna che regola l’uscita dagli accordi internazionali consta, a tal riguardo, di più articoli. Non uno solo. Si deve tenere conto di tutti. 8. Durante molti dei miei comizi, nel corso degli anni, ho sempre severamente accusato il Partito Democratico di aver legato mani e piedi il nostro Paese con l’accordo. Non ho mai sottovalutato la grave azione commessa ma ho anche detto, e ripetuto oggi, che faremo di tutto per sciogliere i nodi. Ma è necessario evidenziare le enormi difficoltà. Non tutti i media hanno riportato correttamente il mio pensiero. Questo in ultimo il “Lezzi pensiero”. La convenzione di Vienna c’era anche quando lei attaccava Ministro, ed offendeva l’onorabilità degli esponenti del Governo precedente, perché sempre secondo una precisa regola o si è onorevoli e credibili tutti, o si è disonorevoli e inaffidabili allo stesso modo. 

Alcune puntualizzazioni potrebbero sembrare inutili ma non lo sono, evidenziano l’affanno di alcuni esponenti politici irresponsabili e aizza folle che ora, dal Governo, dovrebbero avere solo il buon senso di dimettersi.

Per ascoltare il tutto dalla sua splendida vocina:

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