De Luca: Fondazione Focara non fanno bene le furbizie di Oscar Marzo Vetrugno

Alle dichiarazioni dell’Ex Sindaco di Novoli Oscar Marzo Vetrugno sulla situazione della Fondazione Focara, risponde l’Assessore Giovanni De Luca ideatore della Fondazione che originariamente si sarebbe dovuta chiamare “Fondazione Oronzo Parlangeli” e che aveva, tra gli altri scopi, anche quello di tutelare e rilanciare la “Focara”.

“Nella mia visione del 2004 la Fondazione doveva chiamarsi “Oronzo Parlangeli”, glottologo e fra i personaggi illustri di Novoli intorno alla figura del quale, rilanciare il sistema cultura novolese che non é solo la Focara. Purtroppo il mio progetto resta ancora mutilato, deviato e ridotto al minimo” afferma con rammarico De Luca che rilancia da facebook le sue convinzioni e quelle che definisce “le prime verita”.

“Le dichiarazioni dell’ex Presidente della Fondazione Focara Oscar Marzo Vetrugno totalmente inesatte e astute nei contenuti, miranti a scaricare sul suo successore Gianmaria Greco ataviche responsabilità che conosco più di tutti, meritano l’improcrastinabile e definitivo chiarimento, essendone stato impossibilitato poiché richiamato da un forte senso Istituzionale in quanto Presidente del Consiglio Comunale – scrive De Luca.

“Greco ha ereditato dal suo predecessore 345.000 Euro (circa) di debiti verso fornitori, a fronte della rendicontazione da effettuare. ATTENZIONE: a fronte della rendicontazione da effettuare!!!!!

Marzo non ha potuto rendicontare in quanto a Giugno 2016 con la sonora “scoppola” elettorale, ha perso di mano il giocattolo.

Insediatosi Greco, ha ripreso detta rendicontazione coadiuvato nello “STESSO SISTEMA”, dalla stessa struttura (fatta eccezione per l’Istruttore Amministrativo del Comune di Novoli perché la Legge non lo consente, infatti, avevo invitato Greco a valutare l’effettivo danno all’erario provocato dal suo predecessore), stesso metodo quindi e persino collaboratori, ai quali é stato rinnovato l’incarico con il chiaro scopo di “tenere salva la memoria storica”.

AD ONOR DI LOGICA:

Se non c’era debito per 345.000 euro (circa) alla data giugno 2015, in quanto la nostra festa cade nel mese di gennaio e le rendicontazioni frutto di un sistema regionale per noi che svolgiamo la festa a gennaio perverso, non c’è debito nemmeno oggi aprile 2018.

IN ULTIMO

l’esposizione di 600.000 e passa Euro si riferiscono agli anni 2015, 2016 e 2017 … quindi, l’esorbitante somma (per un evento fel genere si può parlare di spese minime al cospetto di altri importanti eventi pugliesi) , deve essere ripartita nel triennio. Le presunte quanto possibili irregolarità amministrative, appaiono oggi ancora maggiori, per una serie di impedimenti tecnico-procedurali ripartite fra il primo presidente (Marzo Vetrugno), il secondo (Greco) e l’assenza per ben due anni della Regione nel Consiglio di Amministrazione che, ricordiamolo, non vede più protgonista le forti competenze politiche dell’ Assessore Godelli delle quali Novoli ha beneficiato indirettamente, ma una visione tutta “fantastica” fatta di ingerenze politiche e spot elettorali dell’Assessore Loredana Capone.

Se, ma con i se non si fa la storia, Marzo Vetrugno non avesse “abbattuto” il primo statuto della Fondazione Focara proposta dal Movimento per Novoli, dove il Presidente era diverso dal Sindaco, c’era un Direttore amministrativo contabile, una visione del tutto diversa, e Greco avesse ascoltato i consigli benevoli di chi scrive, oggi non saremmo in questa situazione.

La cultura va affidata a chi ne ha le competenze, o per lo meno a chi per “dono” fra il 2001 ed il 2004 ha dimostrato di saperci fare”.

Al Commissario Venneri indichero’ altre criticità non contenute nella relazione del “Super Commissario”  Giannone (che non ho letto ma che immagino punto per punto), riferite al periodo 2004 – 2005, perché é bene, una volta che ci si è impegnati, a fare una volta per tutte le cose per bene fino in fondo. La cosa però fondamentale sulla quale la Regione deve dimostrare serietà e responsabilità.  La deve nei confronti dei fornitori che attendono dal 2005, quelli che per alto senso di responsabilità non hanno agito con i pignoramenti, ed ora hanno il diritto di essere compensati per le prestazioni effettuate. Sia chiaro, le aziende che hanno avanzato i pignoramenti ne avevano tutto il diritto ai sensi di legge, ma é emblematica la frase di Oscar Marzo Vetrugno: “con me nessun pignoramento”.  Appunto – conclude De Luca.

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