Ennesima gaffe del Consigliere Regionale Luigi Manca. Mazzotta: “cicero pro domo sua”.

Classifica ospedali. Botta e risposta Manca/Mazzotta. Luigi Manca: “Emiliano rifletta sul quinto posto del Fazzi Lecce “. Replica del delegato provinciale Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani Lecce: “cicero pro domo sua”, francamente non si comprende a pieno il significato del suo intervento.

Nei giorni scorsi dalle pagine della comunicazione Regione Puglia, una delle tante dichiarazioni a ruota libera del Consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca: “Umanizzazione nei reparti. Non è scontata e, invece, l’ammalato quando è ricoverato non ha bisogno solo di cure mediche ma anche di un’umanità da parte dei medici e degli operatori. Personalmente è uno degli obiettivi che perseguo nella mia attività professionale, perciò oggi non posso che essere soddisfatto nel vedere la struttura ospedaliera nella quale lavoro avere il voto più alto nella provincia di Lecce.
Ma alla soddisfazione si aggiunge una riflessione che giro a chi dovrebbe gestire al meglio la Sanità pugliese: il Fazzi di Lecce (ospedale che il Piano di Riordino definisce di secondo livello) nella classifica si piazza al quinto posto, dopo una struttura privata (Città di Lecce), una ecclesiale (il Panico di Tricase) e gli ospedali di Galatina (definito di base) e Scorrano (di primo livello). Un punteggio che non raggiunge nemmeno la sufficienza (5,9) mentre altri ospedali di secondo livello come il Santissima Annunziata di Taranto ottiene il 7,2.
Il presidente e assessore regionale alla Sanità, Emiliano, rifletta e intervenga. Le classifiche non servono per bearsi ma per far meglio”. 

Un tentativo maldestro di colpire Emiliano che invece suscita il risentimento della categoria dei medici del Fazzi, per lo più colleghi del Consigliere regionale.

“Leggo questa dichiarazione dell’amico e collega consigliere regionale Luigi Manca e francamente non ne comprendo a pieno il significato. Condivisibile nell’unico assunto di certezza, ovvero la scandalosa gestione del pacchetto sanità da parte del Presidente-Emiliano e del suo predecessore Vendola, mi chiedo nei contenuti cosa voglia raccontare. Sembrerebbe piuttosto un “Cicero pro domo sua”. Inviterei l’amico, senza polemica, a vivere il “Vito Fazzi” per un mese frequentandone il Pronto Soccorso e poi gli altri reparti. Forse la sua dichiarazione potrebbe essere rettificata e con ogni probabilità avrebbe maggiore consapevolezza di cosa significhi fare sanità nel più grosso ospedale del Salento! Mi fermo qui perché mille altri argomenti potrebbero essere validi ma vanno rigorosamente discussi in altre sedi”.

Mazzotta poi si rivolge direttamente al collega medico, bocciando il politico: “ribadisco nessuna vis polemica nei tuoi confronti caro Luigi ma solo un invito a confrontarsi prima di lasciarsi andare in dichiarazioni a mio avviso penalizzanti per tanti operatori ed operatrici che ad ogni livello si affaticano per “umanizzare” con abnegazione e sacrificio (scontata la professionalità) quella assistenza ai malati che nonostante le ristrettezze di personale, logistiche, strumentali ecc loro tutti riescono ad offrire”.

Si petceoisce un certo imbarazzo di Antonio Mazzotta, una sorta di risentimento in punta di piedi per non trascinare la categoria in una polemica addebitabile all’ennesima gaffe del fittiano, alla sua prima esperienza politica.

Dai colleghi di Manca è attesa una rettifica che ad oggi non è ancora arrivata.

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