Fitto, e’ finita. Crolla la roccaforte.

Accade questo quando in politica si sbagliano i tempi, l’effetto che si ottiene è quello dell’implosione.

Quella di Rocco Palese già fedelissimo di Raffaele Fitto, di Saverio Congedo e Vincenza Labriola,  sono solo la punta dell’iceberg della grande fuga di parlamentari, consiglieri regionali e comunali.

Non  è bastata nemmeno la logica del “generale tempo”, di un progetto a lunga gettata che vede da un lato Fitto giovane ed in ascesa, dall’altro Silvio Berlusconi anziano leader in via di dissoluzione, sovrastato da continui problemi di salute e guai giudiziari.

I ritorni alla corte di Berlusconi da parte di esponenti pugliesi di altri partiti sono cominciati tempo fa. Esemplare il caso di Lecce. I primi quattro fittiani per numero di voti alle ultime elezioni regionali del 2015 hanno lasciato il partito: Mino Frasca (accusato di sostenere Matteo Renzi alle ultime primarie), Silvano Macculi (fittiano della prima ora, passato in Forza Italia). La stessa scelta fatta da Michele Barba, mentre Luigi Mazzei ha lasciato Fitto per approdare in Area Popolare.

Un fenomeno destinato ad aumentare nei prossimi mesi in vista delle elezioni politiche e non e’ detto che finiscano bene i ballottaggi a Tricase, Casarano, Galatina, Galatone e persino Lecce. Un disastro.

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