Galatina. Giannini ad Amante: tutela il Consiglio ritirando la delibera

Primo Consiglio Comunale d’insediamento e prima grana per la maggioranza. Dopo il cerimoniale d’insediamento è previsto il riconoscimento di un debito fuori bilancio per il servizio e manutenzione ascensori negli immobili pubblici, scaduto e continuato oltre il dovuto. Da qui il maturare di somme che l’azienda richiede all’ente senza l’aggravio di interessi per le prestazioni erogate e per un importo che si aggira intorno ai 13.000 euro.

Vecchie eredità, forse le più irrisorie consideraterando la situazione economica dell’Ente ma che non sfuggono a Massimo Giannini, esponente della destra galatinese che non condivide il metodo con il quale è stato affrontata la questione  è l’opportunità del provvedimento.

“Ritengo inopportuno inserire un debito fuori bilancio del quale non si ravvisa nessuna urgenza, al Consiglio Comunale di insediamento che assume una connotazione simbolica e squisitamente Istituzionale – afferma Giannini –  se il buongiorno si vede dal mattino, non posso esimermi dall’avanzare due considerazioni. Marcello Amante Sindaco con il Polo Civico per Galatina dimostra già dalle prime battute di non essere in discontinuità con le precedenti amministrazioni. Infatti, quale migliore occasione per iniziare un nuovo percorso, se non quello di addebitare un episodio di mala gestione ai precedenti responsabili? A parere dello scrivente, l’ultimo punto fatto passare per un debito fuori bilancio altro non è che un danno all’erario provocato da una gestione superficiale ed una mancata programmazione della Giunta precedente”.

Secondo Giannini la disciplina dei “debito fuori bilancio” è molto chiara e secondo lui non si dovrebbe far pesare sulle casse comunali, un atto che considera di mala gestione.  “Un appalto in scadenza é un fatto assolutamente prevedibile – scrive – chi eroga il servizio può beneficiare di una proroga ai fini dell’indizione di un nuovo bando, ma quel servizio, se pur indispensabile e nell’interesse collettivo, non può continuare senza una doverosa autorizzazione nei termini e nei modi di legge”.

Da qui in un suggerimento chiaro e deciso: “Consiglio al Sindaco la revoca della delibera in regime di auto tutela, in difetto di questo provvidenziale ed urgente provvedimento, farò pervenire alla Corte dei Conti delle precise e dettagliate osservazioni”.

Infine una stoccata alle opposizioni consiliari che secondo Giannini sono apparse impreparate e pretestuose: “quello fatto passare per debito fuori bilancio non è tale e non lo devono pagare assolutamente i cittadini.

“Vecchi metodi e vecchie logiche dure a morire” afferma.

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