Giovanni De Luca: Salvini cambia strategia. Potresti subire i quattro venti del sistema

Daisy Osakue importante figura della nostra atletica leggera ed un anonimo lavoratore italiano come tanti. Due casi di violenza che impongono una riflessione seria e responsabile. Interviene quindi Giovanni De Luca, Dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia e Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Prospettive Future che affida il suo ragionamento alla pagina  politica di Facebook.

“Daisy Osakue é di origine nigeriana ma italiana a tutti gli effetti, é stata aggredita a Moncalieri mentre rincasava. È anche una nostra nazionale di atletica leggera. Rischia la lesione del bulbo oculare – scrive De Luca – Ormai ogni giorno in Italia stanno picchiando o sparando a qualcuno con un colore della pelle diverso. Sono già nove i casi gravissimi. Non è più una distinzione tra chi è di destra, chi di centro e chi di sinistra, ma tra chi sogna che le nostre strade diventino un far west, e chi vuole restare dentro i confini di una civile convivenza

L’ordine pubblico é sfuggito di mano allo Stato da anni”  a causa di precise scelte politiche che ne hanno depotenziato l’intervento delle autorità competenti. Due minorenni stranieri sorpresi senza biglietto sul bus hanno aggredito selvaggiamente e rapinato un controllore, facendolo finire all’ospedale. Il controllore descrive la scena come un incubo, accusando che “situazioni del genere non sono all’ordine del giorno, ma quasi. Ormai la situazione é insostenibile. L’immigrazione indotta, la società multiraziale senza “cuscinetti sociali” non è possibile – sostiene De Luca perché si mettono a repentaglio i più deboli. Italiani e non, per quella che sta diventando una guerra fra poveri”.

Il Presidente dell’Associazione di ispirazione “rautiana” non si esime da analizzare alcuni aspetti ed i motivi della crisi. ” Si è cominciato a sbagliare quando l’ex Ministro Kyenge prima e la ex Presidente della Camera Laura Boldrini poi, hanno imposto un principio secondo il quale lo straniero ha pari diritti, per non dire più diritti (per recuperare divario nel processo di integrazione a vantaggio della società multirazziale) degli italiani, invece di affermare che lo straniero ha maggiori doveri. Dovere di rispettare le leggi, gli usi ed i costumi del luogo che ospita. Di delinquenti poi, bastano già i nostri ma oggi si continua a sbagliare.

Nell’analisi non si omette di favorire dei consigli al Ministero dell’interno Matteo Salvini, responsabile a detta del De Luca di una eccessiva “propaganda politica per fini di parte e di partito e deve assumere una funzione altamente Istituzionale. Sia capace di rappresentare con autorevolezza lo Stato, lavorando con serietà e riservatezza. Deve dismettere la “spilletta” del suo partito dalla giacca ed appuntando al petto quella che rappresenta tutti gli italiani: lo stemma della Repubblica d’Italia”. 

Si individuano quelli che vengono definiti i quattro venti del sistema:

Il primo: c’è il rischio che “forze superiori del Mondialismo” stiano lavorando per alimentare tensioni nella società italiana, per scatenare il kaos. In questa situazione potrebbe succedere di tutto e le responsabilità (attraverso i media, i giornali di opinione, i tanti uomini e donne di successo che riescono ad incidere sull’opinione di milioni di loro fans) saranno addebitate ai comportamenti imprudenti di Salvini.

Il secondo: c’è il rischio che potenze anche europee si inseriscano per destabilizzare il ruolo del Governo ed indebolire la politica interna italiana più di quanto già non lo sia. Da un paese spaccato che rischia di trasformarsi in una polveriera, l’ingovernabilità alla stregua dei paesi dall’altra parte del Mediterraneo,  ci consegnerebbe a ruolo di ponte nel mediterraneo già intentato.

Il terzo: c’è il rischio che l’ala di estrema sinistra del “Movimento 5 stelle”, con l’aiuto di abili mediatori  Istituzionali (meglio piazzati di Bannon sicuramente),  trovino gli equilibri che stanno cercando da giorni nell’ambito della sinistra antagonista, di parte del Partito Democratico che è pronta a ricongiungersi con Civati, Fratoianni, Boldrini, Grasso e compagnia bella e nel nome dei presunti “diritti umanitari” – dei quali Fico è il nuovo garante – riposizionino il M5S lì dove la storia lo collocherà, al servizio del sistema.

Il quarto: c’è il rischio che dal progressivo sgretolamento del Governo, stante anche l’inapplicabilità del contratto stipulato, la Lega Nord e la Lega per Salvini Premier, ritornando all’ovile, non trovino più né le loro lusinghiere attuali percentuali elettorali gonfiate dal sistema, né Forza Italia poiché Berlusconi ed i centristi della ex Margherita nel PD ed altri già da queste prossime elezioni europee confluiranno in un nuovo contenitore del PPE. Ne abbiamo ampiamente scritto (qui).  E’ possibile  che l’ universo a Destra attualmente inferiore al 5%, immaginando e sognando di mettere insieme per incanto decine di sigle e movimenti, non basti. Forse Salvini troverebbe Di Maio ed una cospicua pattuglia di “pentastellati” cacciati dalla casa madre,  della quale e del suo compito abbiamo giàampiamente scritto (qui). Non basterebbe a raggiungere nemmeno il 23% in totale.

De Luca ricorda poi avvenimenti storici importi per evitare corsi e ricorsi storici: “strategie studiate a tavolino. Alzare l’asta della tensione sociale. Lo hanno già fatto in passato  ecco perché consiglio al Ministro degli Interni  Salvini prudenza. Lui quello che è successo al Governo Tambroni ed al Presidente della Repubblica Segni, probabilmente non lo ha studiato”.

In conclusione avanza delle priorità: “bisogna immediatamente potenziare le forze deputate all’ordine pubblico con particolare attenzione anche per il ruolo della Polizia Locale (ex Vigili Urbani) che sono male equipaggiate e male addestrati. Bisogna espellere i delinquenti stranieri, spezzare i patti di collaborazione della mafia straniera con quella italiana, abbassare i toni del confronto e del conflitto politico, controllare gli estremismi, evitare di essere manovrati da una parte e dall’altra da interessi sovranazionali. Prima che sia troppo tardi”.

 

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