La “Turista per Caso” Barbara Lezzi Ministro per il Sud? A noi serve una banca che sostenga progetti di sviluppo

Editoriale di Giovanni De Luca

Si deve essere sempre pronti a puntare il dito, quando si è dall’altra parte della barricata. Altro ché, caro Consigliere Cristian Casili. E’ il compito dell’opposizione.

E’ al quanto emblematico il rammarico del Movimento 5 Stelle da quando è al Governo senza aver vinto le elezioni e che i “grillini” abbiano dimenticato le parole indicibili proferite contro un intero arco costituzionale.

Mitragliate di sproloqui e offese contro tutto e tutti senza conoscere la storia personale e politica delle persone. Ma non saremo certamente noi a perder tempo investendone del nostro per formarli, educarli, indirizzarli. Dal nulla vengono, nel nulla torneranno. Il fallimento ormai è segnato ed il cronometro scorre verso lo zero. Il consigliere regionale pugliese forse avverte il countdown e scrive: “accetto e ascolto le critiche dei nostri elettori, di chi ci sta vicino e ci fa giustamente fiato sul collo, vi comprendo tutti, ma sono inaccettabili le violenze verbali, la satira grottesca quando invece dovrebbe essere intelligente, non comprendo livore e rabbia”. Qualora volesse un elenco ben dettagliato di violenze verbali dei suoi colleghi, intrisi di livore e rabbia, non ci costerebbe nulla inviargli una mail a condizione che l’epilogo non sia quello già visto con il suo capo politico Luigi Di Maio, attuale Vice Premier dei giorni più squalificanti che i governi italiani abbiano vissuto. 

Si continua a perdere tempo, a dar fiato alle trombe della propaganda, ad alimentare speranze nei cittadini che non hanno più voglia di attendere.

Dal Movimento 5 Stelle, dalla Lega Nord e dalla Lega per Salvini Premier, si pretendono risposte concrete ed azioni,: atti governativi, Leggi, decreti.

Mentre il Ministro per il Sud Barbara Lezzi passeggia a Matera dove giovedì 5 luglio, con il collega della Cultura e del Turismo Alberto Bonisoli ha fatto visita alla Città dei Sassi. 

Il Ministro per il Sud Barbara Lezzi, insieme al presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi

Su Matera 2019 ci sono ritardi innegabili che questo Governo cercherà di colmare ma qui dai cantieri che ho visto, mi sembra che Fal stia facendo un buon lavoro – afferma il Ministro Lezzia fine luglio, a fine agosto ed ogni fine mese sarò qui per vedere l’andamento dei lavori di Piazza della Visitazione e testare con mano gli step che vengono fatti”.

Matera deve esserle piaciuta. Ma a che servono queste sortite di fine mese?

Un buon Ministro governa le emergenze attraverso la sua struttura, diversamente si può ambire a fare il capocantiere, il responsabile della sicurezza o il direttore dei lavori;  importanti professioni che nulla hanno a che fare con il compito di un Ministro.

Il Ministro Lezzi afferma ancora: “Sto facendo una ricognizione in loco presso le regione e le città che vedono eventi così importanti come Matera. Per adesso ho ascoltato Pittella ma di seguito chiederò un appuntamento per incontrarlo in Regione insieme ai tecnici dell’Agenzia per la Coesione, perché evidentemente il Sud ha patito una scarsa efficienza ed efficacia nell’utilizzo dei fondi strutturali europei e questa spesa non ha contribuito ad accorciare il divario con il resto delle regioni. E questa è una questione che bisogna sanare”.

Tutto tempo sprecato.

La visita in Basilicata è stata tempestiva solo perché da li a breve, Pittella sarebbe stato tratto in arresto insieme a non pochi altri faccendieri coinvolti nell’inchiesta scandalo sanità. Dove vai, Ministro senza portafoglio?

L'immagine può contenere: una o più persone, notte, cielo e spazio all'aperto

Tempo perso, tempo sprecato.

Al Sud non servono ministri appositi, soprattutto questi ministri con così poca competenza e capacità di governo.

Il Sud ha bisogno di una banca a sostegno degli imprenditori del posto, staccata dalle banche dei risparmiatori, che li aiutino e li sostenga in un momento di profonde difficoltà legate alla trasformazione dei mercati e dell’economia.

La nostra analisi

La crisi globale ha fatto sì che persino il Nord, un tempo più emancipato ed economicamente avanzato in confronto al resto del paese Italia (dall’unificazione d’Italia al Fascismo, dal dopoguerra ad oggi) si ritrovasse in una situazione di seria difficoltà. Persino il partito di riferimento che più di altri ne ha saputo incarnare punti di forza e di debolezza, oggi ha dovuto cambiare “repentinamente” tattica, anche in considerazione di altri fattori di svariata natura ed aprirsi verso nuove dinamiche, aggredendo nuovi “mercati” della politica, “cavalcando” nuove tematiche, spesso  in contraddizione con le precedenti. Nell’era “globale”, tutto diventa tale e questa concezione si impone sulla condizione che un tempo era definita di “arretratezza” di un Sud lento, legato ad uno stile di vita non adeguato alla società “veloce”.

Ora,  paradossalmente,  quei punti di criticità secondo la nostra visione diventano punto di forza e di traino per trarre linfa vitale.

Non si può stare in piedi nella globalizzazione senza capirne le dinamiche e trovare gli antidoti, gli anticorpi, alle logiche massificanti  di appiattimento e livellamento  alle quali noi anteponiamo un processo di autodifesa e rilancio denominato “glocalizzazione”.  Se è vero che  la  globalizzazione è un termine adoperato a partire dal 1990 per indicare un insieme assai ampio di fenomeni connessi con la crescita dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo che spingono  verso la Mondializzazione, con il termine  glocalizzazione noi di “Prospettive Future”  – Associazione che opera in Fratelli d’Italia – vogliamo dare una “chiave risolutiva” partendo dalle “tipicità”,  dalle “specificità” di una zona. Siamo capaci di sfruttare le opportunità offerte dai processi di globalizzazione per diffondere la nostra ricetta a livello “globale”.

In sintesi, crediamo fermamente che quando il nemico è troppo forte bisogna assumere un comportamento intelligente e dignitoso, non asservirsi, non piegarsi,  ma soprattutto non lasciarsi sconfiggere. Ci baseremo sugli insegnamenti del “nostro” Evola che con il suo libro “Cavalcare la Tigre” volle documentare come l’uomo «naturalmente tradizionale»,  possa riuscire non soltanto a sopravvivere nell’atmosfera antitradizionale del mondo moderno, ma persino utilizzarla per il proprio fine. “L’uomo, se non si lascia disarcionare dalla Tigre, finirà per domarla”. La tigre, nel senso suggerito da Evola, è la forza dissolvente e distruttiva che entra in gioco verso la fine di ogni ciclo cosmico.”

La “globalizzazione” è inutile fronteggiarla oggi,  sarebbe vano. Finché  non avrà compiuto il suo corso,  la sola cosa possibile sarà portare la negazione di se stessa verso un punto morto e condurla, attraverso una sua esautorazione,  in «un nuovo spazio libero, che potrebbe essere la premessa di una nuova azione formatrice».

Poiché nel ciclo eterno della vita tutto si rigenera, tutto muore, ma non lo “spirito”  che rinascere a nuova vita sotto altre forte,  intendiamo condurre i nostri propositi inseriti nel solco della Tradizione, basati sulla salvaguardia del “seme buono”, verso nuove “prospettive” in difesa delle radici, delle tradizioni, nell’ordine ed in armonia con tutti gli esseri viventi.

Dunque,  non è sbagliato affermare che  la “questione meridionale” non è più tale sotto vari punti di vista.

La grande industria, la trasformazione delle campagne, il sostegno pubblico, avrebbero – nella visione ottimistica e lineare del dopoguerra – dovuto portare ad un saldo del divario tra Nord e Sud. In questa classica concezione “progressista-fordista” l’anello debole era rappresentato dai meridionali che si sarebbero “dovuti educare” alla civiltà industriale. La storia dimostra come la continua quanto vana rincorsa di standard non applicabili o “non ripetibili” – per usi, costumi o per le condizioni climatiche – siano falliti. Il Sud si basa su una forma di vita “lenta”, capace di contenere dentro la propria misura  un modello di sviluppo che non deve essere ridotto ad uno stadio di inferiorità, o messo in competizione con diversi territori perché quando si pensa che la storia dell’umanità si possa ricostruire sull’unico ingrediente evolutivo della tecnica, si è già persa qualsiasi autonomia di pensiero. Quando le dinamiche dello sviluppo di altre culture diverse da quelle votate alla tecnica ed all’industria vengono ridotte a quell’unica parola che è “arretratezza” – associata sempre a oppressione e superstizione – il copione è stato già scritto.

Le nostre proposte

Per il Sud, quindi, vivere di identità, di peculiarità e di tradizioni locali è già la nuova sfida per dimostrare che dal più piccolo e “glocal”, si possono governare meccanismi che si autodeterminano e producono ricchezza.

In questo grande  meridione che abbiamo definito Europa meridia, dobbiamo farci porta voci ed interpreti di un grande progetto che parta dal recupero orgoglioso delle “radici” e peculiarità del Mezzogiorno; dalla sua ricca e fervida storia – anche pre-unitaria – che punta al rilancio attraverso la valorizzazione delle “vocazioni” naturali: agricoltura di qualità con prodotti a KM zero, enogastronomia con filiera corta/cortissima (dalla terra alla tavola); tutela del paesaggio, rilancio del “terziario”: del commercio, dell’artigianato, della produzione artistica,  dei servizi, con la tutela ed rilancio dei beni culturali, sviluppando il  turismo su cinque direttrici: turismo culturale, enogastronomico, della terza età, religioso e  congressuale .

Per far questo non serve un Ministero apposito ma una Banca per il Sud, che d’intesa con la BEI costruisca un’azione diretta e continuitiva al fianco degli imprenditori e delle Istituzioni locali, con i Municipi, i Gal e le Agenzie di sviluppo.

Non serve una “Turista per Caso”. Per l’occasione, Syusy Blady e Patrizio Roversi  che sempre puntuali rispondendo con la loro consueta simpatia ad alcune domande in tema di viaggi e vacanze, potrebbero ricondurre il “Ministro per Caso” Barbara Lezzi a casa.

A Roma è una figura inutile. Per il commercio leccese una risorsa in meno.

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