Lega allo sbando! Valori per Fratelli d’Italia insindacabili scambiati per “strumentalizzazione”.

L’astensione della Lega in merito all’ordine del giorno in cui si delineavano i compiti specifici della costituenda commissione sui diritti umani, per molti aveva lasciato sul tappeto non pochi dubbi. Non a Terza Via informazione socialpopolare e nazionalrivoluzionaria di alternativa anticonformista – che aveva scritto di ordine ben preciso impartito da Salvini per fermare l’avanzata di Fratelli d’Italia nel parlamento e nel paese, grazie al comportamento coerente e determinato dei suoi deputati. 

A consolidare le nostre lungimiranti convinzioni ci pensa il deputato Simone Pillon.

La mozione istitutiva della commissione era stata sottoscritta anche dai capogruppo della Lega e del Movimento 5 Stelle unitamente ai capi di tutti i gruppi parlamentari dopo esser stata accuratamente depurata di ogni inflessione ideologica. Il rischio infatti – secondo il deputato Simone Pillon – era che si impiegasse la commissione come rullo compressore per aggredire le politiche del Governo.  “Durante la discussione è intervenuto, in modo palesemente strumentale cerca di difendersi Pillonun ordine del giorno di Fratelli d’Italia che aveva l’unico scopo di predisporre un tranello alla maggioranza di governo, costringendo la Lega a votare a favore e lasciando i 5 stelle davanti al bivio di spaccarsi ovvero di votare contro”.

Questo come già scritto rafforza le nostre convinzioni e quelle di Giorgia Meloni che proprio ieri era intervenuta con una dichiarazione prontamente ripresa dall’Ansa: “Mi dispiace che la maggioranza sia molto chiusa rispetto alle nostre proposte: le bocciano tutte, anche quelle su cui con la Lega abbiamo condiviso anni di battaglie” . Emerge invece tutta l’insicurezza del deputato che ammette: “Mi rendo conto che le cose, viste da fuori, siano difficili da capire. Lo sono anche per me da dentro. Sto imparando, stiamo imparando“. Male a quanto pare e ritiene la battaglia di Fratelli d’Italia sui valori insindacabili come il diritto alla vita, il diritto a nascere, il diritto a crescere con la propria mamma e il proprio papà, il diritto a non emigrare, il diritto a professare liberamente la propria fede, azionidi “piccolo capotaggio”“Il meccanismo tecnico-parlamentare era un classico della politica di piccolo cabotaggio delle opposizioni – scrive ancora Pillon –  ma non si stava trattando di prosciutti o autostrade: il tema era quello dei diritti umani, e impiegare – come si è fatto – i principi non negoziabili per questo genere di trucchetti non è stata un’idea particolarmente nobile. La notizia del giorno, non sarebbe stata infatti “approvato ordine del giorno di Fratelli d’Italia”, ma “la maggioranza si spacca sui valori”.

Un clamoroso autogol che mette in luce come la tenuta di questa maggioranza giallo-verde sia assolutamente improba. Un gioco di equilibri che non porta da nessuna parte. La preoccupazione è che emerga la verità, ossia: “l’incompatibilità delle due forze al governo proprio in materia di valori“. Ed allora, cosa rimane? Un contratto di governo anch’esso irrealizzabile. Poi il fallimento.

Si è scritto chiaramente che la mission della Commissione non può essere specificata perché l’alleanza con il M5S non lo permette, alleanza che non può essere rotta, pena,  un grave vulnus alla coalizione. Interessi di potere anteposti ai valori. Per noi il Movimento 5 Stelle è la nuova sinistra subdola ed ibrida con la quale non si può e non si vuole avere nulla a che fare.

E’ qui la sostanziale prova che per Fratelli d’Italia è in gioco non solo la coerenza, ma anche tutto un più ampio ragionamento sulla credibilità di fronte agli elettori, che rappresentano un “valore Sacro della politica“,  un pilastro ed una garanzia, sul quale edificare una nuova casa per quegli elettori che ai valori spirituali della vita non vogliono rinunciare, sui quali basare un nuovo modo di intendere la politica. Per altri: Bye Bye family-day, prima viene l’alleanza di governo.

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