Nasce ufficialmente Prospettive Future e lancia il laboratorio: “Cantiere Sociale”. De Luca: a settembre la Festa Tricolore

“Dobbiamo avere il coraggio di strutturare la militanza di partito qualificandola e costruendo nuovi soldati politici. A settembre la nostra Festa Tricolore. Pino Rauti ci esortava con una frase che è rimasta memorabile: “vorrei mettere il partito a studiare”. Eccoci pronti, nasce ufficialmente Prospettive Future, ci sono le firme dei fondatori, domani mattina il deposito dello Statuto” – dichiara con entusiasmo Giovanni De Luca coordinatore di tutte le attività, in attesa della prima assemblea – “ci rivolgiamo principalmente ai giovani“.

L’Art. 1 dell’Associazione

Finalità L’A.P.S.“Prospettive Future – Terza Via” è un centro di elaborazione di dottrine e metodi ed ha come fine il raggiungimento dello Stato Sociale e del Lavoro. Collabora con le Istituzioni nel promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto, con particolare attenzione per l’attuazione degli art. 45 e 46 della Costituzione italiana, concorre alla crescita individuale e collettiva attraverso la valorizzazione dei corpi intermedi della società “. Pronti dunque. “Per noi il partito deve essere un “centro di elaborazione di dottrine e metodi – afferma De Luca –  il movimentismo deve essere il futuro. Prima di tutto la formazione comunitari: il noi contro l’io imperante. Contro ogni forma di nichilismo L’uomo e la donna del movimento, devono agire “con l’esempio.. Aggrediremo settori strategici con le iniziative editoriali, organizzeremo una scuola di formazione dei quadri intermedi formati nel governo degli Enti Locali, mireremo all’inserimento dei nostri “quadri”  in una fitta rete di collaborazioni che sono già sul campo.

“Ci rivolgiamo principalmente ai giovani” il periodo anagrafico tra i 16 ed i 25 anni fino a pochi anni fa comprendeva una fase di passaggio in cui si indebolivano i legami con i genitori e lʼambiente circostante. Questo periodo della vita era il più ricettivo, il più facilmente plasmabile durante il quale lʼincontro con una idea sociale e politica forte e stimolante modificava le tappe cognitive. Era in questa età che si poteva diventare “ribelli”. Oggi il rischio è lʼannientamento di ogni “criticità soggettiva” ed i genitori faticano a comprendere le dinamiche di sviluppo che attraverso i social forum hanno rotto argini e frantumato schemi. La “rete” è anche una trappola del “sistema” volta esclusivamente alla riproduzione di se stesso nel “virtuale”, tendente ad annullare ed appiattire sul nascere la creatività e lʼidentità del giovane relativamente alle sue potenzialità “rivoluzionarie” e dello spirito. Così per gli adolescenti è facile cadere nei problemi alimentari, nella rincorsa infaticabile della moda, nella droga, nelle devianze sociali più estreme (dal consumo di alcool, al fumo, altro) perché il pericolo corre senza freni morali e senza tappe da raggiungere, proprio nella vasta e sconfinata rete. Quale è il rimedio?

Riportare lʼesistenza classica e tradizionale del mondo al centro di ogni nostra azione. I “bambini” vanno difesi! Con il rifiuto del degrado morale, del parassitismo, dellʼadattamento alle convenienze ed una ferma adesione ad una “totalità organica”: la comunità. Essa è il rimedio al “relativismo etico” ed alla scarsa assunzione di “responsabilità” che lʼindividuo risente. Il nostro compito in continuità con una visione del mondo Tradizionale sarà difendere le fasce sociali più deboli dimostrando fermezza, nessun cedimento ideologico, nessun compromesso con questo tipo di società. Dobbiamo favorire la nascita di una “Comunità Giovanile” capace di dare risposte ai drammi sociali che sono sotto i nostri occhi. Si tratta di tramutare la battaglia politica e la “militanza” che fino a due decenni fa era di “posizionamento”, in pratica quotidiana ed azione rivoluzionaria. Dobbiamo “essere esempio”! Esempio di impegno quotidiano, esempio di capacità propositiva, impegno di forze attive e vitali per noi stessi e per la nazione. In questo scenario dobbiamo creare “nuclei” con il compito di produrre materiale per la salvaguardia dellʼidentità nazionale e della memoria storica, promuovere attività sportive, organizzare incontri culturali e ricreativi, creare laboratori per attività artistiche, grafiche, musicali, occuparci dei problemi sociali che incombono in una società egoista, occupare attivamente il terzo settore. La capacità di “riuscire” consiste in una struttura che non abbia solo schemi di partito. La qualità della vita, il degrado ambientale, la solidarietà sociale, la cultura, la scuola, il lavoro rappresentano un mondo in rovina che ha bisogno di una ricetta nuova. Proponiamo per i giovani un progetto alternativo a quello dei centri della disgregazione sociale di sinistra. Luoghi legali, strutture inserite negli enti locali a stretto contatto con le Prefetture e gli organismi statali di pronto intervento sul territorio. La nostra intenzione è quella di lanciare specifiche campagne di volontariato capaci di aggregare molteplici realtà non solo giovanili.  Per far si che queste abbiano successo bisogna evidenziare i seguenti punti:

  • Individuazione delle associazioni che possono essere coinvolte nella campagna stabilita.
  • individuazione delle istituzioni e dei soggetti economici che possono sostenere la campagna.
  • individuazione del periodo temporale, scelta dei canali di comunicazione per la visibilità della campagna.

Immaginiamo una congiunzione fra “militanza politica” e “volontariato sociale”, nel primo il giovane dona il proprio impegno per affrontare i problemi della gente. Eʼ dovere dello Stato essere presente, è dovere della “Comunità Nazionale” nel suo complesso, attrezzarsi e operare massicciamente nel momento in cui lo Stato ha difficoltà.  Dʼaltronde, in base al principio di sussidiarietà, “lo Stato non deve sostituirsi alle persone ed ai gruppi, ma nel rispetto della loro autonomia, deve aiutarli a realizzare le giuste finalità perseguite. Questo progetto deve avere il fine di rifondare lo stato sociale che non può prescindere da una profonda e radicata collaborazione fra strutture pubbliche, imprese private e associazioni “no profit”. Le peculiarità sono di seguito riassunte:

  • promuovere una rete di associazioni che si affianchino alla struttura giovanile creando un ponte fra Istituzioni e società civile.
  • Sviluppare campagne politiche che caratterizzino l’estetica ed amplifichino la capacità di mobilitazione popolare;
  • Rinnovare le forme di militanza proiettando le forze verso lʼesterno.

Già negli anni ʼ80 lʼassociazionismo ed il volontariato hanno sostituito le tradizionali forme di struttura giovanile di partito, sarebbe strategicamente sbagliato riproporre vecchie formule superate, bisogna trasformare parte del volontariato in opportunità di lavoro retribuito in unʼepoca di forte crisi come quella attuale, mentre il lavoro dellʼuomo è sostituito dalla tecnica e nuove povertà necessitano di interventi importanti per lʼassistenza a tutela delle famiglie bisognose di aiuto sociale, famiglie che hanno in casa un malato lungo degente, un anziano che necessita di cure a domicilio, un diversamente abile, un malato psichico. Per l’assistenza di tanti anziani soli, il cui numero è in rapido aumento, poiché siamo il primo paese al mondo nel quale numero degli anziani ha superato quello dei giovani. Giovani che uniti in gruppi di lavoro potrebbero per esempio assicurare i cosiddetti servizi di telesoccorso che si stanno diffondendo anche se nessun anziano pensionato da solo può permettersi di pagare somme che risultano alte.

LA CONSULTA DELLE CATEGORIE

Questa proposta si fonda sul recupero delle radici storiche ed antropologiche del movimento socialpopolare, ben oltre le etichette di destra e sinistra e costituisce l’avvio di una nuova visione della militanza su base “rappresentativa”, per funzioni, per competenze e per attitudini quotidiane. E’ pronto un “piano strutturale“, concordato ed articolato su precisi orientamenti programmatici che entreranno in funzione il 1 settembre 2018 tramite una piattaforma web collegata al giornale “Terza Via”. Suddivisione della consulta in omogenei settori di attività:

  • Presenza in ogni settore di rappresentanze tecniche, dirigenziali, imprenditoriali secondo i principi della rappresentanza per funzioni,
  • Ampia partecipazione di tutti gli iscritti, dalla base al vertice, alla designazione dei componenti della consulta;
  • Partecipazione ai settori della consulta di elementi qualificati anche non iscritti al partito per consentire la più ampia partecipazione del paese reale alla soluzione dei problemi economici-sociali- giuridici-culturali.

Collegamento tra la consulta e le rappresentanze del partito nelle assemblee al fine di una coordinata formulazione dell’atteggiamento  politico da assumere su tutti i problemi economici e sociali. Il già annunciato “Laboratorio Politico“. In conformità con gli orientamenti programmatici la struttura organizzativa della consulta è stata suddivisa nei seguenti settori di attività:

  • Commercio, Industria ed artigianato;
  • Agricoltura enogastronomia e turismo;
  • giuridico-legislativo;
  • Lavoro e previdenza sociale;
  • Urbanistica, edilizia e lavori pubblici;
  • Economia, finanza e tributi;
  • Infrastrutture e trasporti;
  • Sanità e sicurezza nazionale;
  • Scuola, università, cultura e sport.

I componenti dei settori sono nominati dal Presidente su designazione di tutti gli iscritti. Ogni settore è diretto da un “coordinatore” (anche di età superiore alla fascia indicata) che avrà l’incarico di fare sintesi delle attività. Alle consulte sono affidati i compiti di relazione sui seguenti punti:

  • Rilievo analitico della situazione economico-sociale, amministrativa, umana e morale del settore di competenza con particolare attenzione a quella provinciale inquadrati nel livello nazionale;
  • Individuazione delle carenze in atto e degli errori di natura politica, legislativa ed amministrativa, ai quali dette carenze possono obiettivamente essere imputate e suggerimento dei provvedimenti o dei correttivi idonei ad eliminare errori;
  • Analisi delle posizioni e degli atteggiamenti assunti in ordine ai problemi del settore da parte delle maggiori organizzazioni sindacali, professionali ed imprenditoriali, confronto comparativo  dei punti di divergenza e valutazione degli stessi in base ad una corretta interpretazione degli obiettivi d’interesse nazionale.

La suddetta relazione iniziale costituisce un documento di base per un’attività nuova che ha bisogno di un chiaro punto di partenza al quale in seguito fare riferimento e che si collegherà con le “commissioni parlamentari”.

Incontri con le associazioni di categoria professionali e di settore. E’ questo un punto di particolare importanza per l’attività dei settori della consulta in quanto, tali incontri, dovranno servire da una parte a far conoscere il partito e dall’altra a far conoscere al paese reale la disponibilità del partito a soluzioni concrete, possibili ed equilibrate di tutta la problematica economico-sociale;

Tali incontri potranno concretizzarsi nelle seguenti forme:

  • cambio informativo di studi, indagini e pubblicazioni;
  • partecipazione dei componenti del settore a tutti i dibattiti, convegni e tavole rotonde interessanti il settore; la designazione dei partecipanti e la programmazione degli interventi sarà fatta dal dirigente del settore che relazionerà in merito alla presidenza della consulta;
  • organizzazione di convegni di studio su problemi di preminente interesse pubblico ai quali dovranno essere invitate le associazioni di categoria interessate e la stampa tecnica;
  • conferenza stampa.

Il settore di competenza dovrà interagire con gli “ordini professionali” per un’azione coordinata atta alla crescita reciproca.

TERZA VIA
INFORMAZIONE SOCIALPOPOLARE E NAZIONALRIVOLUZIONARIA
DI ALTERNATIVA ANTICONFORMISTA

Conclusioni

Tutti gli iscritti a tutti i livelli saranno chiamati a collaborare attivamente portando alla consulta ed al partito il loro ingegno, la loro competenza, la loro esperienza, ed il loro prestigio professionale e sociale.

Con la presente organizzazione, Prospettive Future vuole  contribuire a formare una nuova e qualificata classe dirigente in grado di rispondere concretamente alle istanze del paese da troppo tempo amaramente deluse dalla incompetenza, dalla demagogia e dalla insensibilità sociale di una oligarchia al potere.

Per iscriversi alle consulte si può inviare un curriculum alla mail: direzionenazionalepf@libero.it

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