No, Presidenta Boldrini. Cosi’ non va’.

A seguito del doppio vile e squallido stupro di Rimini dove una coppia polacca è stata aggredita, lui violentemente pestato e lei drammaticamente violentata, gesto ripetuto a distanza di poche ore  a danno di un trans che percorreva in direzione opposta la stessa strada dei vigliacchi, la presidente della Camera Laura Boldrini è stata  tirata in ballo da alcuni esponenti della destra politica per non essersi espressa sul presunto coinvolgimento di nordafricani nell’assalto a una turista e una trans: “C’è chi evoca la violenza contro le avversarie politiche. E alcuni leader ne portano la responsabilità” – ha chiosato l’accusata.

Fra gli accusatori più diretti c’è la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che scrive: ” lo chiedo da donna, da madre e da cittadina: veramente Laura Boldrini, la donna che ricopre il più alto incarico della Repubblica italiana, non ha nulla da dire sui gravissimi stupri di Rimini commessi da un branco di vermi magrebini? Veramente in nome della difesa ideologica dell’immigrazione di massa è disposta ad accettare la violenza sessuale come un “male necessario” del multiculturalismo?”

Laura Boldrini risponde dalle pagine di Repubblica in una intervista dalla quale ci hanno colpito due passaggi. Li riportiamo testualmente:

Presidente, Giorgia Meloni dice che il suo silenzio sia un omaggio al multiculturalismo…
Boldrini: “Guardi io trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni. Come se la gravità della violenza dipendesse da chi la mette in atto o da chi la subisce. Lo stupro è uno degli atti più abominevoli che esistano ai danni di una donna. Un crimine esecrabile che lascia conseguenze permanenti, distrugge l’esistenza di una persona”.

Per accontentarli: come mai non è voluta intervenire sull’argomento?
Boldrini: “La mia condanna è ovviamente incondizionata. Ci sono delle indagini in corso ma a prescindere da chi sarà ritenuto colpevole spero che la giustizia comminerà pene adeguate alla gravità del reato. Ogni giorno purtroppo abbiamo notizie di violenze, non faccio dichiarazioni di condanna su ogni singolo episodio. Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno. Faccio una battaglia contro tutte le violenze, in special modo quelle sulle donne. Qualcuno può dubitare del mio impegno in questo ambito? Se lo fa è sicuramente in malafede e con intento strumentale”.

A finire sul banco degli imputati è un passaggio del ragionamento di Laura Boldrini: “Ogni giorno purtroppo abbiamo notizie di violenze, non faccio dichiarazioni di condanna su ogni singolo episodio. Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno”.

Questo non è vero.

Le immagini di Laura Boldrini al Duomo di Fermo tornano vive dalla memoria degli italiani quando a perdere la vita fu Emmanuel il rifugiato nigeriano sfuggito alla violenza di Boko Haram nel suo martoriato Paese e ucciso in Italia – secondo Laura Boldrini – dal razzismo e dall’intolleranza.

Allora la Presidenta volle fare dichiarazioni di condanna su un singolo episodio e disse, immediatamente e senza tentennamenti:  ” io ho voluto essere qui per manifestare vicinanza a Chinyery, la compagna di Emmanuel, per essere solidale con don Vinicio e con tutta la comunità fermana, ma anche per dire forte e chiaro che le istituzioni faranno di tutto perché la nostra società non venga inquinata dal razzismo. E’ un virus che peggiora la vita di tutti. Per questo arginarlo e debellarlo è dovere delle istituzioni. Sarebbe un grave errore sottovalutare i rigurgiti di intolleranza sempre più diffusi e derubricarli a semplici intemperanze. Perché le conseguenze possono essere drammatiche. Dunque, soprattutto chi ha responsabilità politiche, non deve permettersi di diffondere e alimentare l’odio”.

Naturalmente questo sdoppiamento della personalità, ha urtato molto e trasversalmente l’opinione pubblica. Ormai l’insofferenza verso Laura Boldrini sta diventando palpabile e per fortuna siamo alla fine della legislatura.

Tornano quindi, di straordinaria attualità le parole contenute in un editoriale del Presidente di “Prospettive Future” Giovanni De Luca, quando se da un lato egli prendeva le difese della Presidente dalle offese indicibile e dalle minacce,  dall’altro affermava: ” Sono preoccupato. Seriamente preoccupato. Lo sono anche perché mi sono convinto che la cultura della quale è portatrice la Boldrini alimenti odio sociale, al contempo lo sono perché la situazione ha superato ogni limite e secondo me costituisce un punto di non ritorno. Forse per amore delle Istituzioni e per il bene di tutti sarebbe opportuno che Laura Boldrini depotenziasse questa mina sociale inarrestabile, traendo dovute e personali considerazioni”.

Forse è bene che Laura Boldrini rassegni le opportune e doverose dimissioni.

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