Novoli. Le sinistre alzano il livello dello scontro. Sulle bacheche del Partito Democratico e di Cambia Novoli minacce e diffamazioni di webeti. Il Presidente del Consiglio Comunale scrive al Prefetto.

A distanza di qualche mese le sinistre novolesi momentaneamente divise dalla strategia d’attacco contro gli amministratori alzano i toni e puntali come già è successo in passato, arrivano le minacce e le diffamazioni.

 

Il Presidente del Consiglio Comunale di Novoli, Giovanni De Luca, fu fatto oggetto di insulti vergati con bomboletta spray sui muri della città  insieme ad altri amministratori di Novoli, con scritte  da ricondurre ad ambienti antagonisti poiché  la firma “Antifa” suggerirebbe tale matrice.

Fascio ebreo”, una doppia offesa nelle intenzioni che, però, non ha sortito l’effetto sperato. De Luca affermò “Ebreo non è affatto un insulto, anzi, quanto accaduto mi offre l’occasione per ribadire la mia predisposizione ad aprire percorsi di dialogo  nei confronti del prossimo. Rimane, però, l’amarezza per i danni in città e per “l’assordante silenzio” dei rappresentanti dell’opposizione sugli atti vandalici di questi giorni”.

Oggi De Luca scrive al Prefetto Claudio Palomba per alzare la barricata Istituzionale contro la  deriva verbalmente violenta, fomentata anche dalla continua istigazione di una precisa parte politica che utilizza temi e vocaboli da stadio e che soffia sulle difficoltà sociali e sulla esasperazione dei cittadini.

Il Presidente del Consiglio De Luca non è entrato nel merito delle questioni specifiche, ma ha segnalato alcune affermazioni gravi e che meritano un doveroso approfondimento perché minatorie ed offensive delle più alte cariche cittadine, Sindaco e Presidente del Consiglio.

Gli addetti ai lavori hanno registrato un inasprimento dei toni nel centrosinistra, da quando queste  hanno ingaggiato una sorta di competizione fra di loro, alzando il tiro per colpire con maggiore incisività  contro l’amministrazione ed i suoi rappresentanti.

Una eccessiva “radicalizzazione” dell’opposizione che registriamo dalle dimissioni del democratico Antonio Pio Marzo in poi – ed  a seguito delle quali è avvenuta la frattura- che ha portato ad una serie di esternazioni preoccupanti sulle pagine Facebook di webeti che hanno preso di mira gli amministratori sulle pagine dei rispettivi gruppi di Cambia Novoli e del Partito Democratico.

Il Presidente del Consiglio non ha voluto rilasciare dichiarazioni in sede politica.

Precedente Che strano genere di islam. Adesso scappano sbeffeggiando anche il proprio martirio? Successivo Al tramonto degli imperi, anche le ombre dei nani sembrano giganti.