Galatina. Nel giorno in cui Marcello Amante indossa la fascia di Sindaco, Paola Carrozzini rompe il silenzio e lo fa con il suo stile raffinato e delicato, affidando all’inchiostro, i sentimenti e le prerogative di un impegno che continua: “Do’ credito a chi governerà. Non intendo fare opposizione sterile, fine a se stessa, ma, piuttosto, opposizione responsabile, costruttiva e propositiva”. Auguri di buon lavoro al primo cittadino, confido nella possibilità che il Consiglio lavori in maniera “efficace”, essendo “privo di persone in passato destabilizzanti”.
Quindi spiega che sottoporrà al sindaco i punti elaborati dalla coalizione che l’ha sostenuta e annuncia la costituzione di “un gruppo di lavoro della società civile, prettamente laico, non contraddistinto da etichette di partito. Un gruppo con un nuovo nome e un nuovo simbolo, con il quale relazionarmi tutte le volte in cui l’importanza degli argomenti oggetto di Consiglio Comunale dovesse richiederlo”.
Con Paola Carrozzini siamo in perfetta sintonia, afferma Massimo Giannini. Abbiamo concordato telefonicamente un nuovo percorso che concretizzeremo nei prossimi giorni. Credo fermamente che a Galatina occorra un progetto serio e credibile, che prepari l’alternativa sulla base della nostra opposizione che sarà leale, chiara, seria e costruttiva. I 10 principi di buongoverno per Galatina saranno punti programmatici ed una buona base per costruire un futuro migliore. Credo in Paola e nel progetto che mi ha portato a ritirare la candidatura a Sindaco. Unendoci a Paola possiamo essere una forza innovativa per Galatina. Ho cercato di spiegare al mio Partito la bontà del progetto, il senso civico della figura di Paola che andava oltre ai partiti. La presenza del Partito Democratico ha pesato da più punti di vista. Ma era importante scongiurare a Galatina un centrodestra impresentabile. Continuo a credere che nei centri periferici, siano le persone a contare più dei partiti, che pur hanno la loro importanza politica e sono uno strumento fondamentale di crescita collettiva, ma a volte per logiche imposte dall’alto perdono il contatto con la realtà. Il mio ragionamento è suffragato dal mio risultato personale e quello del mio nucleo originario in Alleanza Civica. Sono le persone a fare la differenza”.
Due dati politici emergono chiari. Il voler rimarcare un ruolo civico della prima, una ferma convinzione del percorso intrapreso del secondo.
Si vocifera che Paola Carrozzini abbia rifiutato di dimmettersi per fare posto a Sandra Antonica e che Massimo Giannini non voglia più rivestire il ruolo di portavoce di Circolo a Galatina per FDI. Da registrare che nei giorni conclusivi della campagna elettorale, ambigui personaggi riconducibili a Forza Italia, hanno avviato un tesseramento forse concluso per il Partito di Giorgia Meloni facendo però convergere i consensi sul partito degli “azzurri”. Consensi marginali e ininfluenti vista la figuraccia del partito di Silvio Berlusconi a Galatina.