Sceneggiata napoletana dell’inadeguato Ministro Lezzi. Scontro fra Istituzioni: intervenga il Premier Conte

Una discussione sul nodo ferroviario di Brindisi fra il Governatore di Puglia Michele Emiliano, il suo  Assessore ai Trasporti Giovanni Giannini, il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ed il Ministro per il Sud Barbara Lezzi, si trasforma in una vera e propria gazzarra, con tanto di scivolone istituzionale, sceneggiata napoletana e schiaffo del Ministro anche ai giornalisti presenti. L’incontro si svolge  a porte chiuse in Presidenza alla Regione, la stampa ne viene a conoscenza ed al termine si inscena una conferenza di cortesia.

La domanda di un giornalista fatta alla Ministra Lezzi  su Tap, il gasdotto in costruzione che approderà nel 2019 sulle spiagge salentine di Melendugno e, su cosa ne pensasse della richiesta del governatore Emiliano ad Alessandro Di Battista di “metterci la faccia”,  fa saltare su tutte le furie la pentastellata salentina che cade in trappola come una dilettante.

È stata una bella sceneggiata quella del governatore Emiliano – afferma – nel parlare con Di Battista che non solo è a migliaia di chilometri da qui, ma non fa neanche parte del governo”. Il Ministro si lascia andare in una serie di accuse verso il Governatore il quale, furbescamente lascia fare. Poi il Ministro minaccia di alzarsi ed andare via e nella sua replica, il Governatore la trattiene e la spinge a tornare sui suoi passi sedendosi di nuovo al fianco del Presidente di Regione: “Capisco che una contestazione possa sconvolgere il Ministro da farla andare fuori giri, però si deve abituare. Il Ministro oggi ha portato offesa alla Regione Puglia. Le sue sono accuse farneticanti. Era stato il Ministro a convocare la stampa per fare questa sceneggiata intollerabile. Presenterò al Presidente del Consiglio le mie lamentele per questo evento. Non ho mai assistito a una sceneggiata di questo livello” chiosa il “vecchio polpone” Emiliano.

Sull’opera il Ministro era stato recentemente contestato dai “No Tap” presso una sede dell’Università del Salento ed anche per questo, il governatore Emiliano, aveva chiamato in causa  Alessandro Di Battista (bypassando la stessa Lezzi) chiedendogli di “metterci la faccia” e lavorare insieme a lui per spostare l’approdo, poiché Di Battista a Melendugno in un pubblico comizio ed in una piazza stracolma di cittadini aveva affermato: “con noi al Governo quest’opera la fermiamo in 15 giorni”. Giorni abbondantemente superati.

A quel punto sono saltati tutti i filtri e le precauzioni Istituzionali e l‘Assessore Giannini abbandona il tavolo dei relatori, il Ministro Lezzi assume il comportamento di un “Masaniello” smarrito ed attacca la Regione su tutti i fronti, dai trasporti alla sanità, finanche i giornalisti invitandoli a tirare fuori il video in cui, in campagna elettorale, avvertiva che il Movimento 5 Stelle non aveva la bacchetta magica e che il caso Tap era complesso. “Quello scempio di Melendugno lo ha voluto il Pd e anche Liberi e Uguali”, afferma si alza e fa per abbandonare la sala. “Ho letto che Emiliano ha detto che non c’è nulla da fare per Tap, ma io questo non l’ho mai detto. Noi stiamo lavorando per bloccare l’opera” dice sconfessandosi, poiché nei giorni scorsi aveva sostenuto che bisognava rispettare gli accordi internazionali scatenando le ire dei ” No Tap”, ed ora “cadendo dalla padella alla brace”,  sconfessando anche  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Ministro degli Esteri Moavero Milanesi che in un incontro a Baku in Azerbaijan di qualche giorno fa, avevano definito il gasdotto un’opera strategica.

La Ministra Lezzi controreplica con tono di voce ancora più alto e tremante: “Imbecca il premier Conte circa eventuale rimprovero a questa persona che parla in nome del Governo che non può accettare le sceneggiate su Facebook del Governatore” ed a quel punto si alza e va via definitivamente mortificando anche i giornalisti presenti in sala. “Sta contraddicendo il Presidente della Repubblica, per questo si deve dimettere. Le istituzioni non si possono gestire in modo così concitato, perché la concitazione è tipica degli incompetenti”  chiude Emiliano che pure con gli esponenti del Movimento 5 Stelle ha sempre aperto, causando le proteste di parte del suo partito.

Scontro Istituzionale a tutto tondo, una confusione isterica e una implicazione in negativo dell’immagine delle Istituzioni da parte di un Governatore Emiliano debole, privo di capacità di Governo di una Regione nel più completo sbando che perde punti a vantaggio di altre regioni del Sud  un tempo tradizionalmente più indietro, ed un Ministro inadeguato, rancoroso, incapace di scindere l’eccessiva ideologizzazione politica dall’attuale ruolo di rappresentante di Governo, proprio con delega a rappresentare le istanze di quella parte con la quale, anche oggi, ha puntualmente litigato.

Il Premier Giuseppe Conte, persona equilibrata e riflessiva ne tragga le inevitabili conseguenze.

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