Sovranità Monetaria

Ci onoriamo di poter riportare integralmente un intervento straordinario di Cosimo Massaro, essendone stati autorizzati dall’autore stesso, con la speranza che sia l’inizio di una lunga collaborazione una qualificata diffusione di notizie in difesa della “sovranità monetaria” e per l’avvio, da parte dell’APS “Prospettive Future” del Dipartimento di Studi Economici “Giacinto Auriti”.

(Giovanni De Luca)

  • di Cosimo Massaro

Articolo I° della costituzione
“..la sovranità appartiene al popolo…”
Senza sovranità monetaria non ci può essere nessuna sovranità popolare

“Un Paese che non si indebita fa rabbia agli usurai”

(Ezra Pound)

Come non dare ragione al grande poeta americano, che con la sua sensibilità, aveva compreso bene il vero scopo delle plutocrazie internazionali mirato a conquistare tutti i popoli del mondo.
Ci sono solo due modi per conquistare una Nazione, uno è con la guerra, cioè con le armi, l’altro, molto più subdolo, ma non per questo meno efficace, è il debito.

Il ruolo di una colonia
Una Nazione con il suo popolo, senza sovranità monetaria può solo svolgere un ruolo marginale di colonia, per essere solo fonte di risorse, umane, culturali, energetiche ed alimentari per quelle altre Nazioni che sfruttano la situazione.
Dopo l’unità d’Italia, realizzata con una guerra sanguinosa, il Sud diventò una colonia del Nord a tutti gli effetti e dopo oltre 150 anni, il divario non è stato ancora colmato. Per poter sviluppare un territorio, oltre la ricchezza umana e territoriale occorre sviluppare infrastrutture, strade e mezzi di trasporto per costruire quel tessuto sociale organico che ne consenta lo sviluppo di un territorio. Ma purtroppo questo non è ancora avvenuto. Pensate che tutte le vie di comunicazione, cioè le arterie principali che partono dal mezzogiorno sono sviluppate solo verso il Nord Italia. Partire dalla Puglia per andare in Sicilia, passando dalla Basilicata e dalla Calabria, è un’odissea .

Ma il sistema colonialistico non si è mai arrestato. Oggi l’Italia intera, come tutto il Sud Europa (Italia ,Spagna, Grecia e Portogallo) è diventata solo una colonia del Nord Europa. Il Sud Europa oggi è stato conquistato con una vera e propria guerra economica. Centocinquant’anni fa,per fare l’Italia, il generale Cialdini usò i cannoni rigati per sconfiggere l’ultimo baluardo della resistenza di Gaeta. Oggi si usa lo spread e le cannonate partono dalle agenzie di Rating ( in mano agli stessi poteri economici, usurocratici) per abbassare o alzare la solvibilità degli Stati, consentendo di fatto la conquista di una nazione attraverso l’utilizzo di debito pubblico truffa. Una vera guerra, ma di stampo economico monetario. Di fatto oggi si è generata una Europa del Nord che produce, ed una Europa del Sud consumatrice e colonia dello stesso Nord, dove una Germania cinica sta svolgendo quel ruolo che in passato è stato svolto dai Savoia. Oggi tutti i popoli del mondo, chi più e chi meno, sono schiavi e colonie di una moneta debito di proprietà degli usurai, vedi ad esempio il dollaro che impone il suo signoraggio a livello planetario attraverso il petrol-dollaro, cioè il petrolio lo si può comprare solo in dollari.

La moneta deve essere funzionale alla cultura della vita e non della morte!
Ogni popolo ha tutto il diritto di poter finanziare la propria economia con la propria moneta. Una moneta libera dal debito e di proprietà del portatore, secondo gli insegnamenti del prof. Giacinto Auriti. Una moneta di proprietà del popolo e non di banchieri privati che la emettono a costo nullo solo con l’unico scopo di indebitare tutti.
Il cartello bancario, formato da Banche Centrali e Banche Commerciali, sotto regime di monopolio, crea moneta dal nulla e la presta richiedendola indietro con l’aggiunta di interessi, che dovrebbero essere ripagati con parte di denaro che non viene mai generato.
Le banche centrali, attraverso l’utilizzo del mercato finanziario, sono specializzate ad indebitare gli Stati, mentre le banche commerciali indebitano i cittadini, le aziende e tutta l’economia reale.

Attualmente, l’unica ragione per la quale manca il denaro nell’economia reale è perché il sistema bancario non permette la sua circolazione : non esistono miniere di denaro, non abbiamo bisogno di cercarlo chissà dove e non dobbiamo aspettare che cada dal cielo, perché la moneta, effettivamente, la si crea dal nulla e per tale motivo dovrebbe essere generata, gestita e distribuita dallo Stato secondo le proprie esigenze funzionali alla cultura della vita e non della morte. Per tale motivo è assolutamente necessario possedere la sovranità monetaria.
Bisogna sostituire questo attuale e assurdo sistema economico perverso basato sul debito, saldamente in mano a banchieri senza scrupoli.

Con la sovranità monetaria, senza indebitare nessuno, si potrebbe generare tutto quel denaro che serve per:
-Riappropriarci di tutti gli asset strategici necessari per la nostra nazione, svenduti ai privati dal
1992
-Mettere in sicurezza tutto il nostro patrimonio storico culturale
-Mettere in sicurezza tutto il sistema idrogeologico prima che avvengano altre sciagure
-Risanare tutte le zone altamente inquinate come ad esempio l’ILVA di Taranto oppure la terra dei
fuochi in Campania
-Si potrebbero finanziare politiche a favore delle famiglie
-Si potrebbero attuare politiche finalizzate alle nuove nascite ( siamo un paese che per nascite è a tasso negativo, se il trend continua siamo un popolo destinato all’estinzione)
– Finanziare sviluppo ricerca e cultura, industria, artigianato, agricoltura, commercio e tutto ciò che rappresenta il made in Italy

Così facendo si farebbe ripartire quella “domanda interna” volutamente distrutta da uomini come Mario Monti che per sua stessa ammissione in TV ha dichiarato: “…stiamo distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale”, cioè stiamo distruggendo tutta la nostra piccola e media impresa, grazie alla tassazione.
Evidentemente il suo operato doveva essere funzionale ad ottemperare ad ordini impartiti da strutture oligarchiche sovranazionali e non doveva rispondere alle vere esigenze del popolo italiano.

L’Italia è un paese ricchissimo, ma ci hanno fatto credere che siamo poveri!
“Attualmente, facendo leva sul riflesso condizionato causato dall’abitudine secolare di accettare moneta in prestito con il suo conseguente debito caricato di interesse, il sistema bancario ci espropria del dovuto e ci indebita del suo corrispettivo per un costo del denaro che arriva al 200% con l’aggiunta degli interessi. Il differenziale che passa tra meno 100 (cioè il debito) e più 100 (cioè il credito) è esattamente del 200%. Qui abbiamo superato abbondantemente l’usura e siamo arrivati alla truffa. Uno Stato se stampa 100 Euro senza indebitarsi con nessuno, può spenderli direttamente per creare ricchezza, se invece li chiede in prestito ad un istituto privato, anche se realizza un bene, avrà un debito da estinguere e finché non lo azzera, il prestatore sarà il vero proprietario della nuova ricchezza generata. Per questo motivo, con la moneta debito, non solo siamo espropriati dei valori monetari ma anche di tutti i beni che realizziamo e che la moneta rappresenta. Viceversa se abbiamo la possibilità di creare noi la nostra moneta che ci serve per le nostre esigenze, raddoppiamo la ricchezza di una Nazione. Da una parte abbiamo i beni reali e dall’altra i beni convenzionali, cioè la moneta.

Dobbiamo consapevolizzare che l’Italia non è una nazione collocata nel deserto del Sahara, non è una nazione povera, ha un territorio ricchissimo, baciato dal Signore, posizionato in una fascia equatoriale ottimale, specialmente il Sud Italia per quanto riguarda il comparto agro-alimentare ricco di biodiversità. Abbiamo un territorio circondato da un mare stupendo, il nostro patrimonio storico-archeologico è una ricchezza ineguagliabile, siamo una popolazione ricca di inventiva, l’ingegno, l’artigianato e il design italiano e tutto il made in Italy sono tra i più apprezzati al mondo, il comparto di piccola e media impresa operante in tantissimi settori é tutt’ora invidiato da tutti, non a caso negli anni ’80 eravamo diventati la quarta potenza economica mondiale davanti all’Inghilterra.
Quindi pur essendo un popolo ricchissimo, ci hanno fatto credere che siamo poveri e indebitati, ma questa è una colossale balla. Dobbiamo solo quantificare e monetizzare tutte le nostre ricchezze e le nostre potenzialità per far ripartire immediatamente il nostro amato paese e per riportarlo, nel giro di un paio d’anni, alla posizione che merita.

Le attuali tasse sono contro il diritto alla vita!
Con la Sovranità Monetaria, la “tassazione” avviene all’origine della creazione della moneta, pertanto non ha senso imporre enormi tasse ai cittadini quando puoi generare tutto il denaro che serve. Un minimo di tassazione deve avere il solo scopo di mantenere sempre nel giusto equilibrio la massa monetaria in rapporto ai bene e servizi da scambiare e al numero di abitanti di una nazione.
Attualmente, invece, le tasse sono finalizzate all’espropriazione di beni privati. Pagare un “affitto annuale” (IMU-TASI) per poter vivere nella propria abitazione è inconcepibile. Se devi pagare per vivere in un locale di tua proprietà vuol dire che non è più tuo e se non riesci più a pagare alla fine dei conti verrà espropriato oppure venduto all’asta.
La “proprietà privata” è nata per tutelare il diritti dei cittadini preservandoli dal potere centralizzato, oggi invece siamo stati “privati della proprietà” per essere spremuti come dei limoni con lo scopo di mantenere l’élite dominante.
La proprietà non deve essere considerata un “peccato” che necessita di essere tassato, ma un diritto di ogni uomo per la propria dignità e il proprio sviluppo personale.
Di seguito riporto i punti fondamentali a garantire una moneta come strumento di diritto sociale.

Manifesto ideologico per la Giustizia Monetaria proposto dal prof. Giacinto Auriti,:

1)Moneta di proprietà del portatore.
2) Senza riserva.
3) Rarità monetaria controllata e finalizzata agli interessi sociali e non a quelli dell’usura.
4) Reddito monetario di cittadinanza.
5) Codice dei redditi sociali.
6) Trattenuta all’origine dei fondi per esigenze fiscali di pubblica utilità.
7) Moratoria dei debiti (ed eventuale sciopero dei debitori) in attesa dell’accertamento della proprietà dei valori monetari e della relativa compensazione di dare-avere.
8) Costituzione di un dicastero per il risarcimento danni da usura (analogo al risarcimento danni di guerra).
9) Divieto di signoraggio: tutti possono prestare moneta tranne chi la emette.

Creazione e circolazione della massa monetaria
Una volta creata la giusta quantità di massa monetaria dall’interno del sistema sociale, una possibile attuazione di tale processo di emissione e circolazione potrebbe svolgersi in questo modo.
Il valore monetario creato dal nulla, dovrà essere gestito attraverso una struttura preposta a svolgere tale funzione, a differenza di come avviene oggi con l’attuale sistema bancario privato, che crea dal nulla il denaro prestandolo al solo scopo di indebitare tutti. Quando questa funzione sarà svolta internamente dal sistema sociale, tutto ciò alimenterà la crescita e il benessere di tutti senza indebitare nessuno. Tale massa monetaria, che comprende quella cartacea, quella metallica e il denaro scritturale (cioè i numeretti che appaiono sul monitor del pc), potrà essere creata e quantificata dal Ministero del Tesoro e dalla Zecca dello Stato secondo le direttive del governo e depositata in un Conto Patrimoniale presso Banca Centrale, dove sarà custodito anche tutto l’oro degli italiani. Tale istituto centrale, dovrà essere dichiarato di proprietà pubblica ad azionariato popolare, per consentire la distribuzione della ricchezza al popolo italiano che per diritto storico e culturale ne possiede le giuste caratteristiche secondo i criteri stabiliti dallo “Ius Sanguinius” e non dello “Ius soli”. “1”

Tale massa monetaria, rappresentativa di ricchezza reale, potrà essere direttamente spesa per realizzare tutto quello di cui il popolo ha bisogno, eliminando di fatto quella vecchia consuetudine di emettere titoli del debito pubblico per avere in cambio banconote.
Lo Stato, a questo punto, può prelevare dal suo conto patrimoniale, tutto il denaro che serve alla spesa pubblica per garantire i suoi bisogni e per far prosperare la Nazione, contabilizzando il prelievo prima nell’Entrate dello Stato e successivamente, quando lo spende, nelle uscite.
Tale massa monetaria dovrà possedere, come spiegato già da Auriti, la qualità del valore, come un tempo era prerogativa dell’oro e non la sua negatività , cioè quella rarità dovuta alle cause naturali e dovrà essere sempre commisurata nella giusta quantità per mantenere il corretto equilibrio del sistema organico sociale.
Non dovrà esserci troppa moneta in circolo, altrimenti si inflaziona e non dovrà essercene troppo poca altrimenti si deflaziona, ma dovrà circolare sempre la giusta quantità in base al numero degli abitanti di una nazione e in virtù dei beni e servizi da misurare e scambiare.
Alcune scuole economico-monetarie neokeynesiane come M.M.T. ( Modern Monetary Theory ) pensano che per far circolare la moneta servano le tasse altrimenti il sistema si blocca. Personalmente penso che non siano le tasse a far circolare la moneta, ma sono i bisogni di ognuno di noi a farla girare, generando di conseguenza ricchezza. Proprio come avviene anche in un qualsiasi organismo vivente impegnato in una attività fisica, quando le sue fibre muscolari avranno bisogno di più ossigeno ed energia, questa sarà distribuita attraverso una maggior velocità della circolazione sanguigna, come avviene con la dinamo, più gira e più energia produce. La moneta è un bene a valore ripetuto che si rigenera ad ogni scambio.
In conclusione, sintetizzando, si può affermare che la circolazione monetaria all’interno di una nazione nasce da un “bisogno fisiologico” che viene espletato attraverso uno strumento monetario ufficiale istituzionalmente riconosciuto dallo Stato con il quale, in seguito, potrà anche riscuotere un eventuale minimo di tassazione utile a mantenere nel giusto equilibrio la massa monetaria. Ma tale scambio, tra istituzione pubblica e cittadino, dovrà sempre essere mirato comunque sia, ad esaudire i bisogni della popolazione attraverso lo scambio equo corrisposto da servizi gratuiti.
Una cosa simile avviene anche nella nostra circolazione sanguigna, quando il sistema arterioso, di colore rosso , porta l’ossigeno dai polmoni a tutte le cellule del corpo e riporta indietro l’anidride carbonica attraverso il sistema venoso, per espellerla dai polmoni” (2)

Conclusioni
Concludo sottolineando il fatto che per riequilibrare la società con senso di giustizia, è fondamentale riprenderci il sacrosanto diritto di stampare la nostra moneta, per depotenziare l’oligarchia finanziaria e riprenderci il maltolto. Bisogna opporsi con tutta la forza a questo tipo di globalizzazione che mira a distruggere tutte le diversità e che tende ad omologare tutto e tutti. Ma la forza per riaffermare tale diritto, un popolo la può trovare solo se consapevole della problematica e delle sue radici storico-culturali.
Bisogna far risorgere il forte spirito del popolo italiano , che affonda le sue radici nella ricchezza dei popoli italici, nella filosofia greca, nel diritto romano e in duemila anni di valori cristiani. Senza questi basilari valori difficilmente riusciremo a raggiungere tale obiettivo.

1) Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Ius_soli
Ius soli (in latino «diritto del suolo») è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione
della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Esso contrappone allo ius
sanguinis (o «diritto del sangue»), che indica invece la trasmissione alla prole della
cittadinanza del genitore

2) Le parti scritte in corsivo sono state estrapolate dal libro “Che Cos’è il Signoraggio Bancario” di Cosimo Massaro Edizioni

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