Sui contenuti un “nuovo centrodestra” sorprendentemente riparte.

Lecce.  E se l’unità del centrodestra ripartisse ovunque dai contenuti?

Ok, è la strada giusta si può fare. Raccogliamo con prudenza e sosteniamo con bontà d’animo l’iniziativa dei tre coordinatori cittadini del capoluogo salentino Antonio Mazzotta di Fratelli d’Italia  Mario Spagnolo per la Lega, Cristian Sturdà di Forza Italia che hanno deciso di lanciare la raccolta firme per l’introduzione di telecamere a circuito chiuso negli asili leccesi. Un esempio che dovrebbe essere seguito ovunque, in tutta Italia. “Si tratta della prima iniziativa cittadina del centrodestra unito: per questo abbiamo pensato di scendere immediatamente per strada e sulle principali piazze di Lecce in difesa dei nostri figli – affermano i tre rappresentanti  –  Seguiranno altre iniziative, nel segno dell’unità che anima il nuovo centrodestra leccese.  Prevenire ed evitare i fatti di cronaca che troppo spesso giungono da decine di asili di tutta Italia, è una problematica non più procrastinabile ed urgente da affrontare”.

E’ quello che nel centrodestra manca: una politica dei contenuti, coordinata dai partiti, per isolare le spinte personalistiche e bloccare le lobby che nascono intorno alla gestione del potere senza distinzioni di colore politico. E’ stato questo nel  ventennio della “seconda repubblica” spazzati via i partiti – artefici della partitocrazia corrotta – il limite di una classe politica costruita sui singoli. Spesso si evidenziano gli stessi problemi anche in questa fase di transizione dove il civismo impéra e furbacchioni senza arte né parte spadroneggiano.

Un centrodestra che mette al primo posto la sicurezza dei bambini è diventato magicamente un centrodestra inattaccabile. Era ormai consuetudine, normale “amministrazione”, assistere a comunicati stampa di ex amministratori seguiti da articoli delle testate web leccesi più in voga, sommerse nei commenti da un fiume di sbeffeggiamenti, inviti a ritirarsi a vita privata, insulti di ogni genere spesso scurrili, violenti, inappropriati. Non che molti non li meritassero.

Per questi tre volti nuovi della politica di Lecce città, apprezzamenti, sostegno, consensi a non finire. 

Ma noi siamo Terza Via, esigenti, anticonformisti, politicamente scorretti. A noi non basta e lanciamo la pietra oltre l’iniziativa che è premiata. Fine della notizia. ed allora poniamo l’interrogativo.

I tre, si sono resi conto del vuoto politico che incombe sulla mancanza delle segreterie cittadine nel capoluogo, dove sono puntati tutti i fari della stampa locale?

Speriamo di si. Ce lo auguriamo. Anzi: lo pretendiamo!

L’assenza delle tre segreterie cittadine nella fase della formazione delle liste a Lecce, ha lasciato campo libero a “Saratoga”, poltronista sigillante. Il vuoto di prospettiva delle e riunioni del coordinamento (confuse e confusionarie) svoltesi  presso l’Hotel Tiziano non lasciavano presagire nulla di buono.

Quello che ci sia augura è che questi giovani, preparati, competenti professionisti si strutturino. Mettano introno ad un tavolo i rispettivi direttivi, impongano le strutture di partito ai “battitori liberi”. Affinché i “tromboni” leccesi trombati e strombazzanti di ieri, non primeggino oggi, non abbiano un futuro fatto di sconfitte domani.

Questa unità di Lecce città, avviene anche a seguito di una riunione del centrodestra pugliese unito. Infatti, i responsabili pugliesi di Forza Italia Luigi Vitali, Lega Andrea Caroppo, Fratelli d’Italia Marcello Gemmato e Dit-Noi con l’Italia Francesco Ventola si sono incontrati lunedì 2 luglio u.s. a Bari, per la prima volta dopo i risultati delle recenti amministrative nei 45 Comuni della Puglia chiamati al voto. Hanno assicurato: “Il tavolo del centrodestra pugliese avviato oggi sarà permanente: ci vedremo ogni settimana per garantire che alle prossime amministrative la coalizione in Puglia sia unita e larga dappertutto”. In merito ai contenuti dell’incontro, sempre congiuntamente, hanno comunicato: “Non abbiamo discusso di nomi né di formule di palazzo ma abbiamo, anzitutto, ricostruito un ambiente positivo. Al di là di facili letture, i dati ci confermano che in Puglia il centrodestra è in salute, ma, ovviamente,  perde laddove si presenta diviso, negli uomini e nei programmi. Il nostro elettorato, presente e maggioritario in Puglia, ci chiede una coalizione larga, coesa e competitiva: lavoreremo tutti e quattro ogni settimana per riuscire a farlo in ogni circostanza e al meglio, a cominciare dai comuni di Bari e Foggia al rinnovo il prossimo anno”.

Il centrodestra unito che offre ai suoi elettori una proposta unitaria in Puglia non dà resti per nessuno.

A concludere la sequela di dichiarazioni e buone intenzioni il neo deputato pugliese (l’unico tra l’altro!) di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato”: “Lo sforzo e’ di aggregare le nostre forze e di trovare rappresentanza in una proposizione politica vincente. D’ora in poi le motivazioni dello stare insieme superano di tanto quelle che ci dividono. Dagli errori abbiamo fatto tesoro”.

All’appello mancano i quattro coordinatori salentini: Pierpaolo Signore di Fratelli d’ItaliaParide Mazzotta di Forza Italia, Antonio Gabellone di Dit-Noi, Elisa rizzelli Lega. 

Nei prossimi mesi si tratterà di vedere se per le prossime amministrative del 2019 e regionali 2020 il centrodestra pugliese saprà tornare a vincere. Noi di Terza Via ci facciamo promotori di un incontro con tutti i sopra menzionati, con i parlamentari pugliesi del centrodestra e con i consiglieri regionali.

 

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