Considerazioni sull’otto marzo

Come ogni 8 marzo si recita a soggetto; tutti si precipitano a fare dichiarazioni stampa ( ne ho lette alcune esilaranti) sulle donne e il rito della festa si scatena . Sempre più ignari della tragica radice storica della festa e sempre più inclini a banalizzare tema e ricorrenza .

 

“Niente mimose ” scrivevo con il mio gruppo femminile di destra già negli Anni Settanta e non ho mai smesso di pensarlo. Niente mimose e non solo 8 marzo ! E soprattutto smettete di ringraziarci ogni 8 marzo per tutto quello che facciamo ogni giorno e -piuttosto – fatelo con noi e per noi .

Meno retorica e più fatti.

Dalle politiche di conciliazione vita-lavoro, ai differenziali retributivi a parità di mansioni svolte ; dalle violenze domestiche allo Stalking ed al mobbing di genere; dalla tolleranza mondiale sui matrimoni forzati delle spose bambine alla pratica delle mutilazioni genitali femminili ; dallo sfruttamento lavorativo alla tratta delle donne e delle bambine a scopi sessuali; dai gender gap nelle istrituzioni , nei cda ( nonostante la legge) e nelle posizioni apicali alle pubblicità sessiste ed offensive. E potremmo continuare; ma oggi no , noi abbiamo gli altri 364 giorni per farlo e per continuare ad impegnarci.

Auguriamoci meno ipocrisie e meno strumentalizzazioni e magari più quotidiano rispetto e qualche misura concreta della politica che risponda ai reali bisogni delle donne.

Intervento pubblico della neo Senatrice Isabella Rauti del 2015. Valida prospettiva che la redazione di Terza Via porta avanti in continuità ideale con la rivista “Niente Mimose”.

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