Giovanni De Luca: “vi spiego perche’ bisogna sostenere Giorgia Meloni”.

In queste ore sul web impazzano siti e titoli del tutto fuorvianti secondo i quali “Giorgia Meloni starebbe giocando allo sfascio del centrodestra”.

Sulla questione è intervenuto Giovanni De Luca,  il Presidente del Centro Studi “Prospettive Future”, che ha chiarito tanti dubbi.  Secondo il Presidente del Consiglio Comunale di Novoli, la lite è fra  Salvini e Berlusconi per questioni di poltrone, infatti Forza Italia rivendica la candidatura nella Regione Lazio ed il candidato sarebbe  l’ex ministro Maurizio Gasparri, per il quale un fedelissimo di Matteo Salvini pare si sia lasciato scappare un “se vogliamo perdere è l’uomo giusto“, scatenando le ire di alcuni azzurri.

Tutti sanno che con la Lombardia al leghista Maroni e il Friuli verso Fedriga (anche lui leghista), Forza Italia vuole a tutti i costi il Lazio. È proprio il Friuli, il tassello che fa saltare gli schemi.  Il “Cavaliere” ha schierato Riccardo Riccardi, consigliere regionale azzurro nato a Udine nel 1962,  il “Capitano”, Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera leghista.

Non si cede di un millimetro la  contesa.

Aggiunge Salvini: “come siamo responsabilmente pronti al passo indietro dove non abbiamo uomini all’altezza, così rimaniamo decisi a condividere con Fi il candidato migliore. E su chi sia il migliore in questo caso non ci sono dubbi“.

Dal quartier generale degli azzurri fonti di Forza Italia sottolineano come su quattro Regioni chiamate al voto la Lega abbia già la più importante: Maroni in Lombardia, e quindi “non può pretendere di avere un suo uomo anche in Friuli. Si tratta di una questione di equilibri da rispettare anche perché la Lega ha già il Veneto con Zaia che conta più della Liguaria  con  Toti.

Circolano invece voci secondo le quali Giorgia Meloni “non sia inclusiva. Si legge su testate nazionali  on line: “Da una parte invoca l’unità del centrodestra, dall’altra la accetta solo se il fulcro dell’unità è lei, o comunque un candidato che risponda a lei e al suo partito.Partiamo dalle ultime elezioni comunali di Roma quando i tre principali leader del centrodestra avevano trovato la quadra su di un candidato unitario, Guido Bertolaso, ma proprio la leader di Fratelli d’Italia con la sua discesa in campo durante la corsa ha di fatto spaccato la coalizione”

Una chiave di lettura che Giovanni De Luca rigetta categoricamente. “Bisogna chiarire che noi non ne facciamo una questione di poltrone, ma di metodo e per gli altri non è così”. De Luca è convinto e trascina il discorso verso l’esempio Sicilia dove proprio forte dello “sgambetto” degli azzurri a Roma verso la candidatura di Meloni a Sindaco,   Giorgia ha imparato la lezione sulla sua pelle ed ha lavorato d’astuzia con  un percorso silenzioso fino alla scelta di Nello Musumeci a candidatura unitaria. Imponendo il metodo “dell’uomo credibile ed inattaccabile, dalle indiscutibili doti morali,  formatosi nella cultura dell’antimafia e nemico delle illegalità, contro altre logiche di altri esponenti locali ambigui e prepotenti.

Il ruolo di Giorgia Meloni è stato decisivo, ha fatta sua la candidatura di Musumeci, che ricordiamolo non viene dal nostro partito mettendo in grossissima difficoltà Silvio Berlusconi che nulla aveva contro la persona di Nello Musumeci ma che probabilmente avrebbe quantomeno voluto mettersi al tavolo e non scegliendo di fatto un candidato non suo. “Un colpo da vera leader” – afferma De Luca.

La prossima tappa sono le regionali nel Lazio, che già vedono i primi atteggiamenti responsabili della Meloni. Sì a Rampelli, ma c’è anche Pirozzi. Grande Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, ma, spiegano da Forza Italia: a Berlusconi non piace affatto e lo considera “un perdente lontano dalle sue idee“.

Prima o poi questo atteggiamento settaristico della lega e prepotente degli azzurri, potrebbe portare all’implosione del centro destra, ma  Fratelli d’Italia, dal canto suo, arriva al tavolo sempre con un suo terzo uomo per la presidenza, come in Friuli con Luca Ciriani, consigliere uscente ed ex presidente della Provincia di Pordenone. Nomi nuovi e metodo nuovi. “Giorgia da giovane, giustamente punta sui giovani” – dice De Luca.

Infine De Luca indica la via verso Trieste dove il 2, 3 dicembre si celebrerà il II° Congresso Nazionale della Nuova Destra italiana.

“Bisogna sostenere Giorgia che ha teorizzato la terza via strategica fra Berlusconi e Salvini, puntando sui giovani. Alla sua uniamo la nostra Terza Via, quella dei contenuti  sociali e politici per spostare l’asse della verso un movimento nazionalpopolare che sia di tutti gli italiani, non solo della Destra. Questo – dice il leader “rautiano” –  è l’unico antidoto al popolulismo leghista e al Movimento Cinque Stelle. Giorgia è un baluardo di sicurezza. Avanti senza paura. La politica si fa  in piazza incontrandosi e coinvolgendo in un processo partecipativo la gente. Noi ci inconteremo domenica mattina per dicutere le tesi del congresso con dirigenti ed iscritti del Nord Salento”.

 

 

 

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