Dopo la bocciatura del TAR Salvemini: “rifaremo un altro bando”. Come perdere tempo e sperperare denaro pubblico. E’ il centrosinistra.

“Dopo la chiusura dei termini di presentazione delle domande per la selezione dei nuovi vertici – lo scorso 4 settembre – avremmo potuto continuare il nostro percorso con la revoca dei vertici attuali e la nomina delle figure selezionate. Abbiamo invece preferito, rispettosamente, attendere l’esito dei ricorsi, arrivato oggi. Sulla scorta di questo pronunciamento l’amministrazione predisporrà il nuovo avviso pubblico che terrà conto dei rilievi del Tar”. Firmato Carlo Salvemini. 

Con queste affermazioni il Sindaco di Lecce continua la “saga” delle epurazione del nuovo asse di potere Stalinveminiano- Scilipotiano, un fronte che continua a scontentare, a perdere tempo prezioso nel governo della Città, sperperare denaro pubblico per accontentare la bramosia della “gestione del potere” delle frange Ultra’ che lo hanno sostenuto e che insistono, forsennatanente,  per le “nomine” ai vertici di Lupiae Servizi ed Sgm perche’ si inseriscono in un quadro piu ampio di spartizioni del potere. Una lottizzazione che non si manifestava, in forma cosi’ evidente, dalla Prima Repubblica (per noi mai tramontata).

In realta’ Salvemini non sa’ dove mettere le mani,  ma cio’ che più dispiace sono i repentini cambi di umore. Prima ebbe modo di affermare:   “Credo nella continuità amministrativa. Riconosco la serietà e lealtà professionale. Apprezzo le capacità individuali e la deontologia professionale. Le persone che stanno lavorando con me oggi – e che hanno lavorato con Perrone ieri – sono al servizio della città. Sono convinto che tutte sono impegnate – ieri come oggi – per il bene di Lecce.

La reazione degli Ultra’ non si è fatta attendere ed a distanza di pochi giorni: dietro front compagni!  “Devono andare Tutti a casa”.

Salvemini a pochi da quelle dichiarazioni affermò su facebook:  “ho firmato una lettera indirizzata ai componenti di nomina pubblica dei CdA di Lupiae ed Sgm per invitarli a rassegnare le dimissioni dall’incarico data la natura fiduciaria del rapporto con il sindaco precedente che li ha nominati”.

Repentino cambio di linea e di condotta quasi a voler dire: sono costretto a farlo ed in ogni caso vi ringrazio per il lavoro fin qui svolto, che nel Consiglio di Amministrazione al quale ho partecipato, ho potuto constatare e prendere atto della assoluta professionalità.

Magari Carlo si è anche augurato, sempre per accontentare le frange più estreme della epurazione, di non dover incorrere in una figuraccia che invece è arrivata. E che figuraccia! Con tutte le aggravanti di un bando giudicato dal Tribunale amministrativo regionale: parzialmente illegittimo.

In cosa si basa l’illegittimità?

Il rilievo della Prima Sezione del Tar (Presidente Pasca) ha riguardato  la parte in cui il bando emanato, avrebbe precluso la partecipazione alla selezione degli attuali vertici, essendo ancora in carica e non ancora rimossi dall’incarico. Cioè sarebbe stato leso è  il legittimo interesse a rispondere all’avvio pubblico”.

È proprio qui, che le nostre tesi trovano fondamento, in questo “Fumus persecutionis” che ha due intendimenti.

Primo. Nel tentativo di epurare  i vertici delle partecipate, mira illegittimamente ad escludere due professionisti dalla trasparente e democratica partecipazione al nuovo bando, comportamento lesivo della dignità delle persone e dei fondamentali diritti democratici.

Secondo. Mira a sostituire degli organi gestionali, con un altro “sistema di potere” che risponda alle istanze della maggioranza secondo il criterio “fiduciario”.

Crolla inesorabilmente la menzogna del “vento del cambiamento”!

L’andazzo è sempre lo stesso, garantirsi, in maniera forsennata e arrogante, la mera gestione del POTERE!

La sinistra è soprattutto questo. Mettiamola un attimo da parte.

Guardiamoci in faccia “Andare Oltre Lecce”. A noi sta anche bene. Chi vince ride! È una logica e naturale conseguenza della politica che si può proiettare nel quotidiano e nel vissuto di chiunque. Ciò che pesa politicamente come un macigno sul vostro operato a Lecce Città, consiste semplicemente nel ribaltone inutile e nella figuraccia, prevedibile,  di essere stati asserviti a logiche di potere di chi un tempo abbiamo combattuto ed ostacolato insieme. Soggetti sinistri portatori di altri interessi che faranno più male alla Città di quanto non avessero fatto alcuni precedenti usurpatori del popolo nel centrodestra. C’erano ci sono. Forse continueranno ad esserci.

Ma questa vostra macchia dell’errore, non certo dell’infamia, non è da poco.

Il vostro manifesto politico dovrebbe servire per nascondervi la faccia, mentre Salvemini sperpera denaro pubblico in inutili ricorsi che potrebbe essere investito meglio per aiutare le fasce deboli della Città. Cosi’ giusto per fare un esempio.

Ma questa è tutta un’altra storia. È non è una buona storia per Lecce.

 

 

 

 

 

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