Una Regione Puglia nel più completo sbando governativo dove i temi locali diventano crisi ed emergenze nazionali. Dopo tredici anni di malgoverni di centro sinistra, sono evidenti i ritardi di una Regione che rischia di diventare una zavorra che appesantisce una già grave, storica e irrisolta crisi del mezzogiorno.
Dal polo siderurgico di Taranto il caso ILVA è un dramma che mette in crisi anche la produzione industriale. In agricoltura la mala gestione del problema Xylella assume sempre di più l’apocalittico dramma della catastrofe ambientale. In materia di rifiuti come se non bastassero le nostre continue emergenze, ci si fa carico anche di quelle altrui. Tipica logica della cultura della sinistra. In ultimo un Governatore che ha abbandonato i suoi doveri istituzionali, non da risposte con atti di governo credibili ed efficaci e che non perde occasione di muoversi nella politica nazionale italiana come un elefante in un negozio di cristalli.
“In tema di rifiuti – afferma il Consigliere regionale di Fratelli d’italia Saverio Congedo – si è passati dai proclami sulla soluzione dell’emergenza e la realizzare di impianti di ultima generazione -con i risparmi e benefici per i Comuni e per i cittadini pugliesi – all’affanno nel risolvere il nodo dell’accoglienza dei rifiuti del Lazio. Una politica imprudente quella di Emiliano, non per la volontà di soccorrere altre regioni per il lecito principio di collaborazione, ma perché incide su una situazione già emergenziale con gli impianti allo stremo e cittadini alle prese con aumenti TARI dal 30 al 60%. Secondo il Consigliere Congedo – ma è quello che pensano tutti pugliesi responsabili – è una scelta mossa più da valutazioni politiche che tecniche. Nella delibera di Giunta del 31 maggio 2018 si cita la nota Ager che rileva la “disponibilità tecnica al trattamento meccanico biologico di un quantitativo giornaliero complessivo pari a circa 600 t/g c/o gli impianti: AMIU spa sito nel Comune di Foggia; Ambiente e Sviluppo scarl sito nel Comune di Cavallino (LE); Progetto Ambiente bacino LE2 srl sito nel Comune di Poggiardo (LE) e Progetto Ambiente bacino LE3 srl sito nel Comune di Ugento (LE). Ma non è chiara la destinazione dei rifiuti, soprattutto perché non si attuano politiche favorevoli ad alleviare i costi del servizio ai pugliesi, se questi siti hanno disponibilità ad accogliere. La situazione così com’è sta provocando allarmismo dal nord al sud della Puglia e la stessa delibera demanda all’AGER la “determinazione degli aspetti tecnici su flussi, tariffe, modalità tecniche operative e di trasporto dei rifiuti ed altri adempimento connessi”. Scelte inopportune che il Governatore Emiliano o il commissario Ager Grandaliano non riesco a chiarire. Così come è impensabile che una Regione che non riesce a chiudere il proprio ciclo di rifiuti pensi di poter venire incontro ai problemi altrui.
Un altro Interessante argomento riguarda gli effetti del Decreto Martina in materia di contrasto alla Xylella . Congedo ha ribadito quanto sostenuto in Consiglio regionale ossia che “le misure fitosanitarie vanno applicate dove strettamente necessario, in misura mirata e compatibile con ambiente e salute, facendo tesoro delle indicazioni del mondo scientifico”. Più in generale, Congedo continua a sostenere che serve una visione e una strategia di ampio respiro per affrontare il futuro di un comparto e di un territorio che rischia di uscire devastato da questo evento drammatico, appesantito anche da stati di calamità per le zone del Salento colpite anche da grandinate e nubifragi con conseguenti danni alle colture. Manca anche il dialogo fra Governo Regionale e Sindaci, chiamati spesso a ratificare scelte tappabuchi, come nel caso dei Consorzi di Bonifica. La visione di Congedo è di prospettiva responsabile e logica, che, a quanto parere, non è propria di questo Governo fallimentare di centro sinistra. Convinzioni avvalorate anche dai dati Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) i Psr 2014-2020 relativi alle Regioni italiane, dimostrano come il dato della Puglia sorprenda in negativo. La Puglia è stata superata da regioni storicamente più in difficoltà quali la Calabria e Sicilia, con un avanzamento di spesa pubblica dell’11.08% rispetto ad una media nazionale del 16.80% e a quella delle Regioni meridionali del 15.61%.
Fratelli d’Italia da tempo denuncia la staticità delle politiche agricole, in particolare dei fondi del PSR pugliese che giacciono nel cassetto e che gli agricoltori pugliesi aspettano invano. Il tempo a disposizione di Emiliano e dell?assessore La gioia è scaduto. Non ci sono più garanzie per gli operatori del settore che già sono in condizioni assolutamente precari.