Il centrodestra e’ reattivo, ma va’ rifondato anche a Lecce. Pala e De Luca concordi: non si litighi, guardiamo al futuro.

La risposta alla cronaca politica di ieri non si è fatta attendere, infatti il centrodestra ha rinsaldato le truppe intorno ad un patto anti “Razzi” per fermare possibili derive “scilipotiane”. A ci cchiui in questi giorni “sta stampagna fenesce” ed il virus del trasformismo è in agguato.  Il messaggio è chiaro: a Lecce il Presidente del Consiglio lo sceglie chi ha i numeri. Un buon inizio, ma nessun indietreggiamento sul fronte del cambiamento dei metodi e dei rappresentanti di una classe politica ormai logora e distaccata dalle istanze dei cittadini.

A casa,  chi intende la politica come un fine per il raggiungimento del potere fine a se stesso e non come un mezzo per garantire più avanzati traguardi di benessere, economico, sociale e culturale diffusi.  A CASA!!

il possibile leader di un nuovo centrodestra Mauro Giliberti.

Non ha dubbi Giorgio Pala, neo eletto nelle fila di Fratelli d’Italia che dalle pagine di fb scrive: “le polemiche interne al centrodestra, a cui si dà risalto in questi giorni, non mi interessano. Se mi dovessi levare qualche sassolino dalla scarpa, per quanti ne ho accumulati potrei ricostruire i Sassi di Matera: tuttavia non è il momento per le polemiche. Voliamo alto e pensiamo a far rinascere una parte politica che è e sarà sempre maggioranza a Lecce. Sperando che più di qualcuno si faccia un bel bagno d’umiltà e capisca che è ora di rinnovare, lasciando il giusto spazio alle giovani leve”.

Sulla stessa linea di pensiero Giovanni De Luca, Presidente di Prospettive Future in Fratelli d’Italia: “guardiamo al futuro con un forte richiamo alla ricerca di un metodo nuovo ed alternativo alla “lottizzazione” del potere. Se a livello nazionale non ci si ritrova intorno a regole comuni ed una legge elettorale senza nominati e con le preferenze, i Ras del territorio si contenderanno sempre il potere, quindi i Parlamentari eletti con il Porcellum sentiranno sempre il dovere di essere grati solo a qualcuno in alto. I dirigenti periferici invece, cercheranno sempre di conquistare fette di potere e difendere posizioni acquisite. Una politica che ci riporta nel pieno della mai tramontata “Prima Repubblica”.

Quello che è successo a Lecce affonda le radici alla fine degli anni ottanta ed i primi anni novanta, quando i criteri precedentemente acquisiti venivano meno e non si sceglieva il dirigente più capace, ma l’amico, l’esponente politico, il parente che si voleva “piazzare”. La “lottizzazione” politica, produce quello che è sotto i nostri occhi oggi, ossia rissosità dei singoli e dei gruppetti in campo per l’occupazione di posti di potere.  Non è nostra abitudine, scendere nel pollaio del sistema con accuse reciproche. Le responsabilità di quanto è successo a Lecce, sono chiare ed i confini ben definiti. Noi di Prospettive Future riteniamo che non potrà cambiare nulla, se non ci sarà un netto cambio di vedute, di metodi e di fini. La nostra è una chiamata ad un cambio di impostazione culturale, un richiamo a dei valori etici dei quali i più non sono portatori”.

Ed ancora: “Nei prossimi giorni, siamo chiamati ad un forte ruolo di opposizione a più livelli, al Governo nazionale, al Governo regionale, nel capoluogo salentino. I nostri alleati ed interlocutori saranno coloro i quali troveremo fra la gente e con un unico scopo: tutelare quelle istanze sociali e primarie delle fasce sociali piu deboli”.

Lunedì e’ prevista una riunione degli iscritti di Fratelli d’Italia, l’aria che tira è tutto sommato buona, il partito è in crescita ovunque ed i nuovi arrivi -per molti un ritorno a casa – lasciano ben sperare.

Prospettive Future arriva all’appuntamento con un carico di proposte organizzative e di iniziative movimentate ed incisive.

Precedente Carlo giura. Di scontentare tutti, sfotte gli sconfitti, umilia le minoranze. Successivo Lecce elezioni a breve? No! Dovete amministrare.