Fitto al capolinea?

    

SPECCHIOLLA (CAROVIGNO) – L’erba “voglio” non cresce nel campo dei Re, figuriamoci in quella di chi è con l’acqua alla gola.

Al “Timone” ristorante di Carovigno, il timoniere di Maglie cerca di convincersi che la barca non è irrimediabilmente danneggiata.  Hanno introdotto i lavori i due parlamentari Nicola Ciracì (Ceglie Messapica) e Vittorio Zizza (Carovigno), anche per loro grossi problemi a far scattare due seggi in provincia di Brindisi in un partito con percentuali da prefisso telefonico.

Fitto sceglie Brindisi perché il clima nella roccaforte leccese è molto pesante, infatti è proprio in casa sua che Direzione Italia conta i danni.  A Lecce Città dove la forzatura su  Mauro Giliberti ha la sua firma, condivisa in un primo momento da Adriana Poli Bortone che se ne è poi disinteressata facendo affondare la prima scialuppa con un abile colpo da maestra, rendendosi poi inattaccabile,  fuori da ogni diretta responsabilità politica, ogni colpa ricade in toto sul giovane ex leader del centrodestra.

Altre scialuppe affondate: Galatina,  Galatone ed altri piccoli comuni, tanto che la riunione nel salento brindisino è una sorta di ammonimento e di conta, forse tardiva per fermare l’emorragia allarmante come la fuoriuscita di Rocco Palese, (ma quella di Palese potrebbe essere una “ambasciata”, una sorta di ricucitura in vista del ricompattamento della vecchia area dei democristi  che avvera’ subito dopo le politiche ed in vista delle elezioni Europee), Saverio Congedo ed i rapporti tesi con altri ex sodali.  Nei prossimi mesi altre sorprese.  Si vocifera di una prossima costituzione di un gruppo civico di Paolo Perrone, ex Sindaco di Lecce ed in attesa di una collocazione in direzione Roma da altre parti. Come già di fatto lo è per Roberto Marti e la cerchia deo suoi fedelissimi. Infine c’è Bruni, che proprio non si sa’ dove collocarlo. Una sorta di quarantotto politico. Defilato e distante ormai Raffaele Baldassare ed innumerevoli amministratori locali che guardano altrove. Insomma, l’Impero volge al declino e la sirena d’allarme risuona malgrado il capo cerchi di rassicurare i marinai.

Una volta che si è perso in casa propria è difficile risultare credibili in campo nazionale e questo accade quando arroganza e presunzione sovrastano criteri meritocratici e non si ha il senso pratico dei propri limiti. A completare l’analisi politica, mettiamoci l’errore nel calcolo dei tempi sul conto alla rovescia effettuato sul destino di Silvio Berlusconi.  Sicuramente più di qualcuno aveva immaginato che guai giudiziari, problemi di salute e sopravvenuta limiti spianassero la strada a chi dalla sua aveva il vantaggio della giovane età. Questo non basta. In politica come nella vita il calcolo dei tempi è fondamentale, bisogna essere cinici calcolatori e pensare sempre che colui che si ha di fronte ne conosce una più del diavolo. Sicuramente Silvio Berlusconi nella sua posizione economica mondiale ed Adriana Poli Bortone nella sua dimesione politica, di diavoli ne avranno incontrati tanti già quando Raffaele correva spensierato in bicicletta per le stradre della Città di Aldo Moro. Altri personaggi. Altre stature politiche.

Direzione Italia ci ricorda  “Fare. Per fermare il declino”, di un tal Giannino. Se non altro nel suo epilogo, quello appunto del declino.

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